La catechesi su san Giuseppe

Non può esserci giustizia senza tenerezza

 Non può esserci   giustizia  senza tenerezza  QUO-014
19 gennaio 2022

«Non possono esserci condanne senza finestre di speranza» per non rischiare di restare «imprigionati in una giustizia che non permette di rialzarsi facilmente», confondendo «la redenzione con la punizione». È andato «ai nostri fratelli e alle nostre sorelle carcerati» il pensiero di Papa Francesco all’udienza generale di stamane. «È giusto che chi ha sbagliato paghi per il proprio errore, ma è altrettanto giusto che chi ha sbagliato possa redimersi dal proprio errore», ha detto il Pontefice nell’Aula Paolo vi , rimarcando che «qualsiasi condanna ha sempre una finestra di speranza» ed esortando a pensare «alla tenerezza di Dio» nei confronti dei detenuti e a pregare affinché «trovino in quella finestra di speranza una via di uscita verso una vita migliore». A ispirare la riflessione del Papa ancora una volta san Giuseppe, cui è dedicato l’attuale ciclo di catechesi. Soffermandosi nella circostanza sulla sua figura di padre nella tenerezza, il Pontefice ha spiegato che quella del santo «è uno specchio della paternità di Dio».

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