Abbattere i muri
Nel pomeriggio di oggi la preghiera con i migranti
Le toccanti storie di quattro giovani migranti approdati a Cipro con il loro bagaglio di speranze per un futuro migliore scandiscono, mentre andiamo in stampa, uno degli appuntamenti conclusivi della prima tappa del viaggio di Papa Francesco nel cuore del Mediterraneo. Domani il Pontefice lascerà l’isola cipriota per raggiungere la Grecia, portando con sé nel cuore e nella memoria le immagini, le parole e i gesti di queste due giornate trascorse a Nicosia: dall’incontro, ieri pomeriggio, con il clero, le suore e i fedeli laici della comunità cattolica maronita, a quello con il capo dello Stato e le principali autorità del Paese. Fino agli appuntamenti di questa mattina, dapprima con i vertici della Chiesa ortodossa di Cipro, e poi con i fedeli che hanno preso parte alla messa presieduta in uno stadio della capitale. Appelli per l’abbattimento dei muri nella Chiesa e in Europa, nella consapevolezza che gesti di forza e ritorsioni non favoriscono la via della pace, hanno caratterizzato ieri i discorsi del Pontefice, il quale oggi parlando agli ortodossi ha esortato a non rassegnarsi alle divisioni e nell’omelia alla celebrazione con il piccolo gregge della Chiesa locale ha confidato di respirare l’«atmosfera tipica della Terra Santa, dove l’antichità e la varietà delle tradizioni cristiane arricchiscono il pellegrino».
I discorsi di giovedì e venerdì mattina
Il saluto alla comunità cattolica
Il discorso alle autorità politiche, religiose e civili nel Palazzo presidenziale