In preghiera per i cristiani

«Profondo dolore» per il «brutale attacco terroristico» avvenuto a Komanda, nella Repubblica Democratica del Congo, è stato espresso da Leone XIV in piazza San Pietro, al termine dell’odierna udienza generale, la prima dopo la pausa estiva. Il Papa ha anche assicurato preghiere «per i cristiani che nel mondo continuano a soffrire violenze e persecuzione».
Parimenti, in vista del 50° anniversario della firma dell’Atto Finale di Helsinki, quando «animati dal desiderio di garantire la sicurezza nel contesto della guerra fredda, 35 Paesi inaugurarono una nuova stagione geopolitica, favorendo un riavvicinamento tra Est e Ovest», ha invitato a custodirne «lo spirito», promuovendo il dialogo e facendo della diplomazia «la via privilegiata per prevenire e risolvere i conflitti».
In precedenza, per i fedeli presenti — tra i quali moltissimi partecipanti al Giubileo dei giovani — e per quanti erano collegati attraverso i media, il Pontefice aveva proseguito il ciclo di catechesi giubilari sul tema «Cristo Nostra Speranza». E commentando l’episodio del Vangelo di Marco riguardante l’incontro di Gesù con l’uomo sordomuto, aveva sottolineato come, in «una società che si sta ammalando a causa di una “bulimia” delle connessioni dei social media» e in cui si è «iperconnessi, bombardati da immagini, talvolta anche false o distorte», occorra chiedere al Signore di «guarire il nostro modo di comunicare, non solo per essere più efficaci, ma anche per evitare di fare male agli altri con le parole», comunicando «in modo onesto e prudente».