La prima udienza giubilare di Leone XIV
Gesù è porta che unisce

Anche il Vangelo venne da fuori. I migranti ravvivano la fede
nei Paesi d’accoglienza
«Gesù non è un muro che separa, ma una porta che ci unisce». Lo ha detto Leone XIV stamani, sabato 14 giugno, nella prima udienza giubilare del suo pontificato, svoltasi nella basilica Vaticana. Ai circa seimila fedeli presenti, e a quanti erano collegati attraverso i media, il Papa ha proposto una riflessione sul tema «Sperare è collegare. Ireneo di Lione». Del santo vescovo, ritenuto «uno dei più grandi teologi cristiani», il Pontefice ha ricordato le origini in Asia Minore e il successivo arrivo in Europa, a indicare che «in questo continente il Vangelo è stato portato da fuori». Anche oggi, ha aggiunto Leone XIV, le comunità di migranti «ravvivano la fede nei Paesi che le accolgono». Al contempo, ha esortato a distinguere la realtà dalle ideologie, perché «le idee possono impazzire e le parole possono uccidere». Gesù, invece, «raduna gli opposti e rende possibile la comunione» e l’unità.
Al termine dell’udienza, il vescovo di Roma ha anche salutato i partecipanti al Giubileo dello Sport. Apertosi stamani all’Augustinianum con un Incontro sul tema “Lo slancio della speranza: storie oltre il podio”, il XX grande appuntamento dell’Anno santo prosegue nel pomeriggio con il passaggio della Porta santa della basilica Vaticana, dove alle 10 di domani, domenica 15, il Papa presiede la messa conclusiva del pellegrinaggio.