Il Sinodo dei vescovi
Creatività e “desborde”, traboccamento in spagnolo, sono stati suggeriti stamani ai membri del Sinodo dal relatore speciale, padre Giacomo Costa, su indicazione della Segreteria generale. A dirlo, nel corso del consueto briefing moderato dal vicedirettore della Sala Stampa della Santa Sede, Cristiane Murray, è stato Paolo Ruffini, prefetto del Dicastero per la comunicazione e presidente della Commissione per l’informazione sinodale, intervenuto assieme a Sheila Pires, segretaria della stessa Commissione.
Ai lavori del Sinodo di stamattina, giovedì 10 ottobre hanno preso parte 342 membri. Essi si sono svolti esclusivamente all’interno dei Circoli minori, senza interventi liberi. I Circoli, ha dichiarato Ruffini, hanno consegnato le relazioni conclusive sul secondo modulo. Inoltre, ha sottolineato, in apertura sono state fornite «alcune indicazioni metodologiche», appunto con un «incoraggiamento alla creatività e al “traboccamento”». Una parola, questa, ha ricordato il prefetto del Dicastero, usata nell’idioma spagnolo “desborde”, e che corrisponde a quella «utilizzata dal Papa in Querida Amazonia» e sempre dallo stesso Francesco indirizzata ai «lavori del Sinodo sull’Amazzonia nel 2019».
«“Il Papa — ha detto padre Costa questa mattina — ci aveva invitati a trascendere la dialettica per riconoscere un dono più grande che Dio ci stava offrendo. Da questo dono inatteso che risveglia una creatività rinnovata sono scaturite delle risposte…”». L’augurio — ha riferito pertanto Ruffini — è stato che possa esserci un sempre maggiore “desborde”, un traboccamento «radicato in una profonda inquietudine, in un vivace desiderio».
Nel pomeriggio di oggi, giovedì 10 ottobre, si procederà con i lavori di condivisione e discernimento sul terzo modulo dell’Instrumentum Laboris, la sezione “Percorsi”, ha illustrato Pires nel suo intervento. In streaming sarà possibile seguire il momento di preghiera e della meditazione del domenicano Timothy Radcliffe, cardinale eletto, e l’introduzione al modulo da parte del cardinale Jean-Claude Hollerich, relatore generale.
Ieri pomeriggio, invece, le madri e i padri sinodali avevano partecipato alla messa in rito maronita a San Pietro, celebrata dal vescovo Paul Rohuana, ausiliare dell’eparchia di Joubbé, Sarba e Jounieh dei Maroniti, in Libano, Paese che sta vivendo giorni di grande tensione, a causa dei combattimenti tra Israele e diversi gruppi islamisti come Hezbollah e Hamas.
Successivamente, alle ore 18, si sono svolti in contemporanea i due forum teologico-pastorali di cui diamo conto a pagina 6. Questi forum — ha evidenziato Pires — «sono una novità dell’attuale sessione sinodale e il cardinale Mario Grech, segretario generale del Sinodo, li ha ricordati prima di aprire i lavori» ringraziando tutti coloro che vi hanno partecipato e sottolineando gli aspetti “molto positivi” emersi dai riscontri arrivati.
Preghiera per l'Asia
Si sono aperti con una preghiera per l’Asia questa mattina, giovedì 10 ottobre, i lavori della Seconda sessione della XVI Assemblea generale del Sinodo dei vescovi dedicati all’elaborazione dei resoconti dei circoli minori. Dopo l’esecuzione di alcuni canti di introduzione, suor Lalitha Thomas ha letto in tamil l’orazione, seguita dall’intenzione di preghiera presentata dalla signora Anna Teresa Peter Amandus: entrambe le donne sono tra i membri delle Assemblee continentali non insigniti del munus episcopale. Ha presieduto la seduta il cardinale Charles Maung Bo, arcivescovo metropolita di Yangon, in Myanmar.
Forum teologico-pastorale presso la Curia generalizia della Compagnia di Gesù
di Antonella Palermo