La morte di tanti innocenti
Tra “memoria” e “speranza” Francesco ha vissuto la giornata della commemorazione di Tutti i fedeli defunti recandosi al Rome War Cemetery. Come da tradizione rinnovata più volte durante il pontificato, Papa Bergoglio ha presieduto la messa in un cimitero, scegliendo il luogo in cui sono sepolti i caduti del Commonwealth a Roma nel secondo conflitto mondiale. Significativamente un camposanto per soldati morti in guerra, per mantenere viva l’attenzione sugli scenari di violenza in Ucraina, in Palestina e in Israele, ricordati anche il giorno prima, solennità di Tutti i santi, all’Angelus in piazza San Pietro e in un’intervista al direttore del Tg1 della Rai. Dopo aver pregato in silenzio tra le tombe dei militari nel cimitero romano, pronunciando l’omelia a braccio, Francesco si è detto toccato dalla giovane età dei nomi scritti sulle lapidi. «E non potevo non pensare — ha commentato — alle guerre di oggi... quanti morti! Si distrugge la vita senza averne coscienza», perché «le guerre sono sempre una sconfitta. Non c’è vittoria totale».