Il Papa celebra la messa crismale del Giovedì santo nella basilica Vaticana e invita i sacerdoti ad accogliere la carezza dello Spirito sulla fragilità e le debolezze

Profeti dell’unzione
e apostoli dell’armonia

 Profeti dell’unzione e apostoli dell’armonia  QUO-081
06 aprile 2023

Profeti dell’unzione dello Spirito Santo e apostoli di armonia: «nel giorno nativo del sacerdozio» Papa Francesco spiega come dovrebbero essere i preti nonostante le umane «debolezze, le fatiche, le povertà interiori». Stamane, Giovedì santo, alla messa crismale nella basilica Vaticana hanno concelebrato con lui quasi duemila presbiteri, ai quali ha donato un libro di René Voillaume — un “classico” lo ha definito due volte invitando a leggerlo — intitolato La seconda chiamata. Tratta il tema, approfondito anche dal Pontefice nell’omelia, della «crisi, che ha varie forme» ma che «a tutti succede» dopo l’entusiasmo degli inizi, nella quale si sperimentano «delusioni, con l’ideale che sembra usurarsi fra le esigenze del reale». Ed è qui, ha chiarito il vescovo di Roma, che si «insinuano tre tentazioni pericolose: quella del compromesso, per cui ci si accontenta; quella dei surrogati, per cui si tenta di “ricaricarsi” con altro; quella dello scoraggiamento — la più comune —, per cui, scontenti, si va avanti per inerzia». Nel pomeriggio il vescovo di Roma inizia i riti del Triduo pasquale recandosi nel carcere minorile di Casal del Marmo per la messa in Cena Domini, durante la quale lava i piedi a dodici giovani detenuti.

L'omelia