All’udienza generale il pensiero del Pontefice per le sofferenze dei piccoli che vivono senza luce e riscaldamento

Sui bambini ucraini
la tragedia
di una guerra inumana

 Sui bambini ucraini  la tragedia  di una guerra inumana  QUO-291
21 dicembre 2022

E nella catechesi sul discernimento l’invito a lasciarsi guidare dalla Parola
e dallo Spirito


Nell’udienza generale di questo mercoledì che precede il Natale, pensando al Bambino Gesù, il Papa porta nel cuore i tanti bimbi che soffrono per la tragedia del conflitto in Ucraina. Mentre ci si appresta a celebrare la «festa di Dio che si fa bambino» — dice tornando a parlare del drammatico conflitto in Europa orientale — non è possibile dimenticare che «la maggioranza» dei piccoli ucraini «non riesce a sorridere». Perché, ammonisce il Pontefice, «quando un bambino perde la capacità di sorridere, è grave». Questi ragazzini «portano» su di loro le conseguenze di una guerra «inumana, dura», che lascia il «popolo ucraino, in questo Natale, senza luce, senza riscaldamento, senza le cose principali per sopravvivere». Da qui l’esortazione a pregare «il Signore perché porti la pace il più presto possibile». E salutando i gruppi della Polonia il vescovo di Roma raccomanda anche di mantenere viva la «tradizione, durante la vigilia» di lasciare «a tavola un posto vuoto per un ospite inatteso. Quest’anno sarà occupato dalla moltitudine di rifugiati provenienti dall’Ucraina», ai quali i polacchi hanno «aperto le porte delle case con grande generosità».

In precedenza, proseguendo il ciclo di catechesi sul tema del discernere, Papa Bergoglio aveva offerto un “riassunto” degli «aiuti che possono rendere più agevole questo esercizio del discernimento, indispensabile della vita spirituale», soffermandosi in particolare sull’importanza dell’ascolto della Parola di Dio e della preghiera allo Spirito Santo.

La catechesi

I saluti