All’udienza generale Papa Francesco ripercorre il viaggio compiuto dal 13 al 15 settembre in Kazakhstan

Ascoltare e rispettare: una strada di civiltà per il mondo

 Ascoltare e rispettare:  una strada di civiltà per il mondo  QUO-216
21 settembre 2022

Nuova denuncia delle mostruosità della guerra nella martoriata  Ucraina


«In un momento di questa tragica guerra dove alcuni pensano alle armi nucleari — una pazzia — questo paese già dall’inizio dice “no” alle armi nucleari». Lo ha sottolineato stamane Papa Francesco elogiando gli sforzi del Kazakhstan, da lui visitato dal 13 al 15 settembre scorsi. Ripercorrendo con i fedeli presenti all’udienza generale in piazza San Pietro le tappe principali del viaggio in Asia centrale, il Pontefice ha definito la nazione «protagonista nella promozione della pace e della fratellanza umana». Si tratta, ha spiegato, di «un Paese che ha 30 anni di indipendenza» e «ha fatto già 7» Congressi dei leader delle religioni mondiali e tradizionali. Il che vuol dire, ha aggiunto, mettere queste ultime «al centro dell’impegno per la costruzione di un mondo in cui ci si ascolta e ci si rispetta nella diversità. E questo non è relativismo».

Al termine della catechesi il vescovo di Roma è poi tornato ancora una volta a denunciare le «mostruosità» nella «martoriata Ucraina» rinnovando l’esortazione alla vicinanza nei confronti del suo popolo «nobile e martire».

La catechesi

I saluti