24 luglio 2021
Sono ormai passati due anni e mezzo da quando sono andato e tornato da Santiago de Compostela, e di strada ne ho fatta da allora perché è proprio vero: il cammino non finisce a Santiago. Questa frase, per chi ha fatto il Cammino (o altri pellegrinaggi a piedi), ha un senso tutto suo, che personalmente all’inizio ignoravo, o non capivo, come tante altre cose che mi venivano dette, su Santiago, ma anche sulle varie “Santiago” che nella mia vita avevo fino a quel momento raggiunto senza saperlo. Perché Santiago è così: rende ragione di ogni passo fatto, non solo in quel cammino, ma in tutto il “cammin di nostra vita”. Fa nuove tutte le cose e ricapitola tutto in sé, proprio come Qualcuno, ma andiamo per gradi.
La realtà del pellegrinaggio la conobbi una sera di febbraio di ormai tre anni fa, ...
Questo contenuto è riservato agli abbonati
Cara Lettrice, caro Lettore,
la lettura de L'Osservatore Romano in tutte le sue edizioni è riservata agli Abbonati
la lettura de L'Osservatore Romano in tutte le sue edizioni è riservata agli Abbonati