Un santuario

Domenica 7 settembre, mentre gli occhi del mondo saranno puntati su Roma per la canonizzazione di Carlo Acutis, in Argentina ai piedi delle Ande prende forma un segno concreto che racconta la forza e l’attualità del suo messaggio: a Mendoza è infatti in costruzione il primo santuario al mondo dedicato al giovane.
L’iniziativa è nata nella comunità di Chacras de Coria, guidata dal gesuita Osvaldo Scandura e sostenuta dall’arcivescovo Marcelo Colombo. Su un terreno di oltre 4.000 metri quadrati sorgerà un complesso concepito non solo come chiesa, ma anche come centro di incontro, preghiera e creatività. Dopo la benedizione della prima pietra da parte di Papa Francesco, ha preso il via un progetto che oggi trova continuità nel pontificato di Leone XIV: una doppia impronta che testimonia la dimensione universale del giovane santo, capace di parlare a epoche e generazioni diverse.
Il santuario rifletterà la personalità di Carlo: semplice, moderno e radicato nell’essenziale. Pietra e legno richiameranno il territorio, mentre tecnologie multimediali ne racconteranno la vita. Non mancheranno una cappella per l’Adorazione eucaristica, un salone multifunzionale, un percorso esterno della Via Crucis e aree verdi a disposizione della comunità. L’inaugurazione è prevista per la fine del 2027, probabilmente il 12 ottobre, anniversario della morte di Acutis.
In attesa della canonizzazione, la comunità locale vivrà una lunga veglia. Nella notte tra sabato e domenica i fedeli porteranno in processione le reliquie di Carlo Acutis; seguiranno spettacoli giovanili e la messa presieduta dall’arcivescovo Colombo. All’alba, un maxischermo trasmetterà la cerimonia da San Pietro, trasformando la piazza in un santuario a cielo aperto. Il santuario di Mendoza, primo al mondo a portare il nome di Carlo Acutis, non rappresenta soltanto un primato geografico. È un segno profetico che racconta la Chiesa argentina come laboratorio di fede viva. E, soprattutto, una Chiesa che affida ai giovani il compito di mantenere accesa la luce del Vangelo. (silvina perez)