Momento di grazia
per l’Ordine e per la Chiesa

 Momento di grazia  per l’Ordine e per la Chiesa  QUO-201
02 settembre 2025

di Tiziana Campisi

«In questa Santa Messa votiva dello Spirito Santo, chiediamo che sia Lui, per il quale l’amore di Cristo abita nei nostri cuori a guidare giorno per giorno il vostro lavoro»: lo ha auspicato Leone XIV presiedendo ieri pomeriggio, 1° settembre, nella basilica di Sant’Agostino in Campo Marzio la celebrazione eucaristica per l’apertura del 188o capitolo generale dell’Ordine agostiniano.

Oltre un centinaio i religiosi presenti al rito, gran parte dei quali fino al 18 settembre saranno riuniti al Pontificio Istituto Patristico Augustinianum per i lavori capitolari, in rappresentanza dei 2.341 confratelli sparsi nei cinque continenti in 395 case. Con loro anche tanti fedeli che hanno salutato con affetto il Papa al momento del suo arrivo alle 17.40. Diverse, inoltre, le religiose di varie congregazioni femminili che seguono la regola di sant’Agostino e le monache agostiniane in preghiera con i frati, oltre a un gruppo di laici vicini all’ordine.

Accompagnato dal priore generale degli agostiniani, padre Alejandro Moral che lo ha accolto all’esterno del tempio, il Pontefice, non appena varcato l’ingresso, ha ricevuto un fragoroso applauso di benvenuto. Quindi, attraversata la navata centrale, prima di recarsi in sacrestia per indossare i paramenti liturgici, si è fermato a pregare nelle cappelle di Santa Monica e di San Nicola da Tolentino, rispettivamente alla sinistra e alla destra dell’altare maggiore.

Tra i concelebranti anche due vescovi agostiniani: Luis Marín de San Martín, sottosegretario del Sinodo dei vescovi, e Wilder Alberto Vásquez Saldaña, prelato di Chuquibambilla, in Perú. Al termine della liturgia, arricchita dai tradizionali canti dell’ordine, composti con testi tratti da alcuni scritti di sant’Agostino, ha rivolto il suo saluto al Pontefice il Priore generale Moral. Definendo la presenza del confratello Prevost «un dono prezioso, segno eloquente della comunione che ci unisce e della fraternità che ci sostiene», il sacerdote ha rammentato il cammino condiviso negli anni in cui egli è stato a capo della famiglia agostiniana «testimoniando vicinanza e dedizione».

Il religioso ha evidenziato che il santo vescovo di Ippona indica la Chiesa come «vera madre che genera e nutre i suoi figli nella fede» e come «da quasi otto secoli» l’Ordine che da lui prende il nome, «nato per iniziativa della Sede Apostolica», si sforzi «di essere fedele e disponibile al servizio della Chiesa e del Papa».

«Davanti a Lei, Santo Padre, oggi riaffermiamo con convinzione questa fedeltà, certi che solo in comunione con Pietro possiamo vivere pienamente la nostra vocazione evangelica», ha proseguito Moral, prima di concludere invocando la comunione e la pace: la prima «perché siamo chiamati a vivere come Agostino ci insegna: “un’anima sola e un cuore solo protesi verso Dio” e a diventare uno “in Colui che è unico uno (In Illo uno unum)”, testimoniando fraternità e sinodalità, in un mondo ferito dalle divisioni»; quanto alla pace, il Priore generale ha rinnovato l’incoraggiamento di Leone XIV «a non cedere alla logica della violenza, a custodire nei cuori la fiamma dell’amore che rende possibile la fraternità universale» e a non rassegnarsi alla guerra; incoraggiamento, questo, che aiuta «a diventare un seme di pace, di speranza e di cura del creato».

Dopo avere salutato uno per uno quanti hanno preso parte alla messa all’inizio del capitolo generale — «momento di grazia per l’Ordine Agostiniano e momento di grazia per tutta la Chiesa» —, il Papa ha visitato la vicina Biblioteca Angelica. Quindi si è diretto presso l’edificio dell’Avvocatura dello Stato italiano, che in passato era proprietà della famiglia religiosa. Qui, nella Sala Vanvitelli, un tempo il refettorio della comunità, Leone XIV si è fermato a cena con i padri capitolari proprio nello stesso giorno in cui, quarantotto anni fa, aveva fatto il suo ingresso nel noviziato dell’Ordine a Saint Louis, presso la provincia di Nostra Signora del Buon Consiglio di Chicago.