Il Vangelo

«Il Borgo Laudato si’ non è solo un luogo, ma uno stile di vita evangelico che apre prima di tutto le sue porte a tutti coloro che hanno bisogno: ai poveri, a tutti coloro che sono esclusi». Così ieri, domenica 17 agosto, il cardinale scalabriniano Fabio Baggio, direttore generale del Centro di Alta Formazione Laudato si’ e sottosegretario del Dicastero per il Servizio dello sviluppo umano integrale, ha dato il benvenuto a Leone XIV all’inizio del pranzo condiviso con i poveri e i bisognosi assistiti dalla Caritas di Albano, svoltosi presso il Borgo che porta il nome dell’enciclica di Papa Francesco sulla cura della casa comune. Inaugurato nel 2023, vi si sperimentano nel concreto la salvaguardia del Creato e la sostenibilità.
«Oggi vediamo realizzarsi il sogno profetico» di Papa Bergoglio, ha detto infatti il porporato, sottolineando che prima dei discorsi «viene la condivisione fraterna, perché l’ospitalità evangelica comincia dai poveri».
Infine, il cardinale Baggio ha ribadito che «non c’è ecologia autentica senza giustizia sociale: è la grande lezione della Dottrina sociale della Chiesa. La carità cristiana completa e supera la giustizia, trasformandola in amore concreto».
Successivamente, anche il vescovo Vincenzo Viva, ordinario della diocesi suburbicaria di Albano, ha rivolto un saluto al Pontefice, presentandogli gli ospiti. «Guardando i volti di chi oggi è seduto a questi tavoli — ha detto —, vediamo la bellezza del Vangelo che si fa vita concreta e testimonianza del nostro essere Chiesa di Albano».
«Non ci sono “noi” e “loro”, Non ci sono benefattori e beneficiari — ha aggiunto il presule —: ci sono persone che condividono il pane e, con esso, le proprie storie, le proprie fatiche, le proprie speranze».
Sotto il gazebo del “Padiglione del Riposo”, ai tavoli sedevano anche il direttore della Caritas diocesana di Albano, Alessio Rossi; i sindaci di Albano Laziale, Massimiliano Borelli, e di Castel Gandolfo, Alberto De Angelis, e rappresentanti della Caritas, sacerdoti, religiose e collaboratori dell’organismo caritativo della diocesi suburbicaria. Le pietanze, preparate da ristoratori locali, sono state servite da volontari e operatori del Borgo Laudato si’. Nel rispetto dei dettami delle religioni professate dagli assistiti, il menù era composto da un aperitivo, lasagna dell’orto, parmigiana, arrosto di vitella con erbette, macedonia di frutta e “dolce Leone”. Prima del pranzo, agli assistiti della Caritas era stato offerto un aperitivo nella sede dell’organismo caritativo, in piazza Vescovile. (alessandro di bussolo)