La cronaca

Giornata mariana

 Giornata mariana  QUO-188
18 agosto 2025

«In Maria di Nazaret c’è la nostra storia, la storia della Chiesa immersa nella comune umanità»: lo ha ricordato Leone XIV nella messa per la solennità dell’Assunzione della Beata Vergine Maria, presieduta il 15 agosto a Castel Gandolfo, nella parrocchia pontificia di San Tommaso da Villanova.

Circa 250 i fedeli presenti nel tempio — lo stesso in cui il Papa aveva celebrato l’Eucaristia lo scorso 13 luglio e alla quale aveva lasciato in dono un calice, utilizzato nella festa mariana di venerdì — e quasi duemila quelli radunati sin dalle prime ore del mattino nella piazza antistante, che hanno seguito il rito grazie agli altoparlanti e a un maxischermo.

Il Pontefice ha raggiunto la parrocchia a piedi dalla vicina Villa Barberini — dove risiede anche in questo secondo periodo di riposo estivo —, salutato con entusiasmo dai tanti presenti. Quindi, indossati i paramenti ha iniziato la celebrazione incensando l’altare e la statua della Madonna con Bambino posta accanto ad esso.

Dopo i riti introduttivi, è seguita la liturgia della Parola: le letture sono state tratte dal libro dell’Apocalisse di san Giovanni apostolo (11, 19a; 12, 1-6a.10ab) e dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi (15, 20-27). Il Salmo intonato è stato il 44, «Risplende la regina, Signore, alla tua destra». Il Vangelo proclamato, infine, è stato quello secondo Luca (1, 39-56), nel passo che narra la visita di Maria a Elisabetta.

Insieme al Pontefice hanno concelebrato, tra gli altri, il cardinale scalabriniano Fabio Baggio, sottosegretario del Dicastero per il Servizio dello sviluppo umano integrale; il vescovo di Albano, monsignor Vincenzo Viva, e il parroco salesiano Tadeusz Rozmus. Tra i presenti, anche il sindaco di Castel Gandolfo, Alberto De Angelis.

Durante la preghiera dei fedeli, sono state elevate intenzioni in particolare per la Chiesa, affinché «possa nel travaglio della storia generare con gioia la nuova umanità»; e per gli operatori di pace, perché «ispirati a promuovere il vero progresso dei popoli, possano servire con amore al bene di tutti».

Al momento della Liturgia eucaristica, alcuni fedeli — tra cui tre bambini vestiti in abiti tradizionali locali — hanno portato le offerte per il sacrificio, mentre il coro e l’assemblea cantavano Senza te sacra Regina, non si può in ciel salire. Le note dell’Ave verum e dell’ Ave Maria hanno quindi accompagnato il momento della comunione, distribuita anche ai fedeli presenti all’esterno della chiesa. La celebrazione si è conclusa con la benedizione impartita da Leone XIV che ha poi intonato l’Antifona mariana Ave, Regina caelorum.

Per l’occasione, al Pontefice sono stati presentati alcuni doni: un libro fotografico dal titolo «Castel Gandolfo in cartolina», un altro volume sulla storia dell’antico borgo, e un ritratto di san Tommaso da Villanova.

Successivamente, a mezzogiorno in piazza della Libertà, davanti al Palazzo pontificio, Leone XIV ha guidato la recita dell’Angelus, esortando i numerosi presenti a non rassegnarsi al prevalere della logica del conflitto e delle armi. Al termine, si è fermato con i fedeli a lui più vicini, tra cui due gemellini: vestiti di bianco e giallo, i piccoli avevano scandito a più riprese il nome del Papa, sventolando una bandierina dello Stato della Città del Vaticano. Leone XIV ha scambiato con loro alcune parole, benedicendoli con affetto. Quindi, tutti e tre insieme hanno salutato con la mano i presenti.

Al termine, il Papa si è trattenuto a pranzo nel centro parrocchiale con il vescovo di Albano e la comunità salesiana di Castel Gandolfo.