All’Angelus l’appello per i ragazzi di Gaza e Ucraina

Vicini alle terre
insanguinate dalla guerra

 Vicini alle terre insanguinate dalla guerra   QUO-179
04 agosto 2025

«Vi do appuntamento a Seoul: continuiamo a sognare insieme, a sperare insieme!». Lo ha detto Leone XIV ieri, 3 agosto, prima di guidare la preghiera mariana dell’Angelus dalla spianata di Tor Vergata. Ai giovani di tutto il mondo presenti a Roma per il Giubileo loro dedicato, il Pontefice ha rivolto l’invito a partecipare alla XLI Giornata mondiale della gioventù che si terrà in Corea del Sud dal 3 all’8 agosto 2027, sul tema «Abbiate coraggio: io ho vinto il mondo!» (cfr. Gv 16, 33). Quindi, in inglese, il Papa ha ricordato i ragazzi e le ragazze che vivono in zone di guerra, mentre in spagnolo ha esortato le nuove generazioni ad essere «semi di speranza». Ecco le sue parole.

Carissimi,

il Signore Gesù è presente in mezzo a noi e in noi: tutto in tutti nell’Eucaristia. Uniti a Lui vogliamo elevare un immenso “grazie” al Padre per il dono di questi giorni del vostro Giubileo. È stato una cascata di grazia per la Chiesa e per il mondo intero! E lo è stato attraverso la partecipazione di ognuno di voi. Per questo voglio ringraziarvi ad uno ad uno, con tutto il cuore. In particolare ricordo e affido al Signore María e Pascale, le due giovani pellegrine, una spagnola e l’altra egiziana, che ci hanno lasciato in questi giorni. Ringrazio i Vescovi, i sacerdoti, le religiose e i religiosi, gli educatori che vi hanno accompagnato; e anche tutti coloro che hanno pregato per questo evento e hanno partecipato spiritualmente.

[in inglese] In comunione con Cristo nostra pace, speranza per il mondo, siamo più che mai vicini ai giovani che soffrono il male più grave, quello procurato da altri uomini. Siamo con i giovani di Gaza, siamo con i giovani dell’Ucraina, con quelli di ogni terra insanguinata dalle guerre. Miei giovani fratelli e sorelle, voi siete il segno che un mondo diverso è possibile: un mondo fraterno di fraternità e amicizia, dove i conflitti si affrontano non con le armi ma con il dialogo.

[in spagnolo] Sì, con Cristo è possibile! Con il suo amore, col suo perdono, con la forza del suo Spirito. Miei cari amici e amiche, uniti a Gesù come i tralci alla vite, voi porterete molto frutto; sarete sale della terra, luce del mondo; sarete semi di speranza là dove vivete: in famiglia, tra gli amici, nella scuola, al lavoro, nello sport. Semi di speranza con Cristo nostra speranza.

Dopo questo Giubileo, il “pellegrinaggio di speranza” dei giovani continua e ci porterà in Asia! Rinnovo l’invito che Papa Francesco ha rivolto a Lisbona due anni fa: i giovani di tutto il mondo si ritroveranno insieme al Successore di Pietro per celebrare la Giornata Mondiale della Gioventù a Seoul, in Corea, dal 3 all’8 agosto 2027. Questa Giornata avrà per tema «Abbiate coraggio: io ho vinto il mondo!» (Gv 16, 33). Proprio la speranza che abita nei nostri cuori ci dà la forza di annunciare la vittoria di Cristo Risorto sul male e sulla morte; e di questo voi, giovani pellegrini di speranza, sarete testimoni sino ai confini della terra! Vi do allora appuntamento a Seoul: continuiamo a sognare insieme, a sperare insieme.

Affidiamoci alla materna protezione della Vergine Maria.

 

Al termine della celebrazione, deposti i paramenti, Leone XVI è tornato al centro del palco e, a braccio, ha rivolto ai presenti un ultimo saluto che pubblichiamo di seguito: 

Bene, ragazzi e ragazze, un ultimo saluto.

Grazie di nuovo a tutti voi! Grazie per la musica, grazie a tutti coloro che hanno lavorato per preparare tante cose durante questa settimana, questo Giubileo.

Abbiamo detto già che il prossimo appuntamento sarà in Corea. Un applauso ai tanti coreani presenti!
Chiedo a voi di portare un saluto anche ai tanti giovani che non sono potuti venire e stare qui con noi, in tanti Paesi da dove era impossibile uscire. Ci sono posti da dove i giovani non hanno potuto [venire], per le ragioni che conosciamo.
Portate questa gioia, questo entusiasmo a tutto il mondo. Voi siete sale della terra, luce del mondo: portate questo saluto a tutti i vostri amici, a tutti i giovani che hanno bisogno di un messaggio di speranza.

Grazie di nuovo a tutti voi! E buon viaggio!