Un mondo diverso

«Voi siete il segno che un mondo diverso è possibile: un mondo di fraternità e amicizia, dove i conflitti si affrontano non con le armi ma con il dialogo». Ecco la consegna che Leone XIV affida a un milione e più di giovani che, dal 28 luglio al 3 agosto, hanno vissuto a Roma il Giubileo loro dedicato. Arrivati da ogni parte del globo, hanno animato le strade dell’Urbe, pregando e cercando risposte di senso ai bisogni interiori.
Il Papa li ha ascoltati: nella Veglia di preghiera presieduta la sera del 2 agosto sulla spianata di Tor Vergata — lo stesso luogo della Gmg del Giubileo del 2000 — il Pontefice ha invitato le nuove generazioni all’amicizia come «strada di pace» che «può cambiare il mondo».
Un’ulteriore esortazione il vescovo di Roma l’ha rivolta ai giovani ieri mattina, nella messa presieduta sulla medesima spianata: «Aspirate a cose grandi, alla santità, ovunque siate — ha ribadito —. Non accontentatevi di meno», perché solo così l’esistenza di ciascuno sarà rigenerata «costantemente nel dono, nell’amore».
Non è mancata, all’Angelus, la vicinanza del Pontefice a «ogni terra insanguinata dalle guerre», come Gaza e l’Ucraina, e ai tanti giovani che non sono potuti uscire dai propri Paesi a causa di conflitti.
Infine, Leone XIV ha dato appuntamento a Seoul dove, dal 3 all’8 agosto 2027, si svolgerà la Giornata mondiale della gioventù.
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