Il Messaggio pontificio per la Giornata mondiale del Migrante e del Rifugiato che sarà celebrata il 4 e 5 ottobre

Migranti
missionari di speranza

 Migranti missionari di speranza   QUO-171
25 luglio 2025

Nel contesto mondiale attuale «tristemente segnato da guerre, violenze, ingiustizie e fenomeni meteorologici estremi», sono proprio loro, i milioni di migranti obbligati a «lasciare la loro terra d’origine per cercare rifugio altrove», a incarnare la speranza. Lo scrive Leone XIV nel messaggio per la 111ª Giornata mondiale del Migrante e del Rifugiato, intitolato «Migranti, missionari di speranza». In occasione dell’Anno Santo, la Giornata verrà celebrata il 4 e 5 ottobre prossimi, in concomitanza del Giubileo dei migranti e del mondo missionario.

Le sfide del futuro sono sempre più impegnative, ammonisce il Pontefice, volgendo lo sguardo verso una tendenza generalizzata a «curare esclusivamente gli interessi di comunità circoscritte», senza tener conto della condivisione di responsabilità, né della «solidarietà globale». Non manca, nelle parole del vescovo di Roma, il riferimento alla rinnovata corsa agli armamenti e allo sviluppo di nuove armi, «incluse quelle nucleari», insieme alle drammatiche conseguenze della crisi climatica e delle disuguaglianze economiche.

Di fronte a tutto questo — sottolinea Leone XIV —, migranti, rifugiati e sfollati sono «testimoni privilegiati della speranza vissuta nella quotidianità, attraverso il loro affidarsi a Dio e la loro sopportazione delle avversità in vista di un futuro» migliore. Messaggeri di speranza, essi «ricordano alla Chiesa la sua dimensione pellegrina» e, in particolare i cattolici, possono portare avanti «percorsi di fede nuovi lì dove il messaggio di Gesù Cristo non è ancora arrivato».

Il messaggio del Papa