Le lacrime amare

14 luglio 2025
di Eugenio Murrali
La scrittura di Heinrich Böll è un’insistente ricerca di senso. Nell’opera dell’autore, scomparso quarant’anni fa, il 16 luglio 1985, disincanto, dolore, ironia, amarezza convivono dentro vigili architetture di racconto e di pensiero. Nel discorso pronunciato il 2 maggio del 1973, quando ritirò il Nobel per la Letteratura assegnatogli l’anno precedente, Böll si interrogava sulle ragioni della sua arte: «Questo residuo di incalcolabilità, che si tratti di frazioni di millimetro, che corrispondono a minuscole differenze impreviste di estensione, come lo chiamiamo? Cosa si nasconde in questo divario? È ciò che di solito chiamiamo ironia, è poesia, Dio, resistenza o (per usare un'espressione popolare al giorno d’oggi) fiction?».
In quelle frazioni di ...
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