Spunti di riflessione

Una religione dell’ascolto

 Una religione dell’ascolto  QUO-158
10 luglio 2025

di Leonardo Sapienza

Ho messo insieme alcuni ritagli di riviste e giornali con titoli sull’ascolto. Sentite cosa ne è venuto fuori.

«Abbiamo smesso di ascoltare? Tutti parlano, molti scrivono, pochi comunicano. In politica e in famiglia, con gli amici e sui social. L’ansia di esprimere una opinione non è compensata dalla disponibilità a considerare l’opinione degli altri. Oggi tutti vogliono parlare, pochi amano stare a sentire. Eppure è essenziale! Si può imparare l’ascolto? Certo, ma servono impegno, attenzione, sensibilità. E un po’ di poesia».

Ecco perché nessuno ascolta più nessuno. È una fortuna avere qualcuno che sa ascoltare. Si parla distratti al cellulare, si parla a senso unico nei dibattiti televisivi, si parla da soli sui social network... Mentre qualcuno parla, pensiamo a cosa dire noi; oppure lo interrompiamo per rispondere al problema che ci sta ponendo, prima di averlo capito bene. La verità è che siamo governati dall’attivismo, dall’impazienza, dalla frenesia.

E proprio qui arriva il rimprovero di Gesù a Marta: «Ti preoccupi e ti agiti per troppe cose! Maria ha scelto la parte migliore» (Vangelo). E qual è la parte migliore? «Maria seduta ai piedi di Gesù, ascoltava la sua parola» (Vangelo).

Gesù era andato a casa loro per gustare l’amicizia, l’ascolto, l’intimità; Marta, invece, si lascia prendere dall’attivismo per non fare brutta figura. Ma Gesù voleva il suo cuore, non la sua cucina!

Impariamo l’arte di ascoltare! Soprattutto con Dio. Veniamo in chiesa per parlare con lui e per ascoltarlo. Lasciamo fuori l’agitazione, i problemi, gli affanni. «La nostra è una religione dell’ascolto. È Dio stesso che ci viene incontro, e ci parla» (Padre Davide Maria Turoldo).

Anche se ci riesce difficile, impariamo ad ascoltare. Prima di tutto Dio. «Troppo spesso noi crediamo che Dio non ascolti le nostre domande: in realtà siamo noi che non ascoltiamo le sue risposte» (Clive S. Lewis).

E poi ascoltiamo gli altri. È urgente a tutti i livelli ascoltare: per una convivenza più umana e più bella!


Il Vangelo in tasca

Domenica 20 luglio, XVI del Tempo ordinario

Prima lettura: Gn 18, 1-10;
Salmo: 14;
Seconda lettura: Col 1, 24-28;
Vangelo: Lc 10, 38-42.