Ricordata all’Eremo di Lecceto la figura di madre Alessandra Macajone a vent’anni dalla morte

Il carisma agostiniano
messo a disposizione

 Il carisma agostiniano  messo a disposizione  QUO-156
08 luglio 2025

di Francesco Marruncheddu

Sono trascorsi vent’anni dalla scomparsa di madre Alessandra (Anna Maria) Macajone, anima dell’Eremo agostiniano di Lecceto, alle porte di Siena, e la comunità ha deciso di ricordarla con uno speciale momento di memoria e riflessione svoltosi il 28 giugno scorso. Una figura carismatica, particolare, quella di questa monaca, innamorata figlia di sant’Agostino, che ha lasciato al suo ordine e alla Chiesa una ricca eredità di vita, insegnamento e santità. A ricordarla, nella chiesa del suo Eremo a Siena, sono stati tra gli altri padre Amedeo Cencini, amico che ha accompagnato un tratto del cammino spirituale di madre Alessandra, madre Monica Della Volpe e madre Monica Gianfrancesco, presidente della Federazione dei monasteri agostiniani d’Italia.

«Abbiamo fortemente voluto questo appuntamento non solo per ricordare la sua figura e la sua opera di rivitalizzazione del carisma agostiniano per tutti i monasteri agostiniani d’Italia», racconta madre Sara Maria Cozzolongo, priora di Lecceto, «ma anche e soprattutto per farci provocare dalla ricchezza del suo percorso umano e spirituale. La sua ricca eredità costituisce un patrimonio a cui attingere per il cammino di oggi e per le sfide sociali ed ecclesiali che attraversano il nostro tempo».

Una vita davvero intensa quella di Anna Maria Macajone che nasce a Gela, in provincia di Caltanissetta, il 12 luglio 1931, ma che trascorre l’infanzia e la giovinezza tra Ancona e Macerata, dove vive l’esperienza ecclesiale spendendosi attivamente nelle file dell’Azione Cattolica. Frequenta inoltre in quegli anni gli agostiniani di Tolentino e si dedica agli studi filosofici nella Facoltà di lettere e filosofia a Roma, dove ha l’opportunità di approfondire il pensiero e il cuore di sant’Agostino. Spinta da una grande «nostalgia che può essere appagata solo da un Essere che ti deve amare immensamente» e dalla passione per la Chiesa, il 25 marzo 1963 entra tra le monache agostiniane di Cascia, nel monastero di Santa Rita.

All’età di 40 anni viene eletta presidente della federazione “Madonna del Buon Consiglio” dei monasteri agostiniani d’Italia e per i successivi diciotto anni si prodigherà per la riscoperta e l’approfondimento del carisma di sant’Agostino nelle comunità, diventando per tutte le sorelle guida e punto autorevole di riferimento. All’inizio del suo primo mandato, con l’aiuto dell’allora priore generale dell’Ordine, padre Agostino Trapè, apre presso il monastero dei Santi Quattro Coronati, a Roma, la Casa di formazione comune per le monache agostiniane.

Durante gli anni di presidenza della federazione si prodiga per la rinascita della comunità senese di Santa Maria degli Angeli che nel 1972 si trasferirà poco fuori dalle mura della città del Palio, nello storico Eremo di Lecceto, culla dell’ordine agostiniano. E sarà proprio là che, nel 1985, al termine del suo terzo mandato come presidente federale, chiederà di incardinarsi in modo definitivo, dedicandole da quel momento il resto della sua vita.

«Sotto il suo priorato, Lecceto rifiorì di giovani vocazioni e da Lecceto madre Alessandra continuò a lavorare instancabilmente per il rinnovamento carismatico del monachesimo agostiniano, in costante dialogo con la parte maschile dell’ordine», racconta madre Sara: «Il suo impegno per un cammino comune con i padri agostiniani la portò, nel 2003, a realizzare, sotto la sua guida, il passaggio della comunità senese dalla giurisdizione canonica del vescovo diocesano a quella dell’Ordine di Sant’Agostino: un passaggio che, senza intaccare il radicamento nella nostra Chiesa di Siena-Colle di Val d’Elsa-Montalcino, fu salutato “con grande gioia” dall’allora priore generale, padre Robert Francis Prevost».

In diverse occasioni Prevost e madre Alessandra hanno avuto modo di incontrarsi, stimandosi reciprocamente, anche perché Lecceto costituisce per l’ordine agostiniano un importantissimo punto di origine e di continuo riferimento. Così il futuro Leone XIV e la carismatica madre hanno collaborato per diversi anni, ovvero dal 14 settembre 2001, data di elezione di padre Prevost a priore generale, al 27 gennaio 2005 quando Alessandra Macajone morì «consumata dalla sua dedizione all’Ordine e alla Chiesa», come amano ricordare a Lecceto.