
07 luglio 2025
di Gabriele Renzi
È ormai chiaro che il cambiamento climatico sia imputabile alle attività dell’uomo. Ed è altrettanto evidente come il nostro modello di sviluppo non sia predatorio “solo” nei confronti del pianeta, ma anche nei confronti dell’uomo stesso. I rapporti Oxfam, che ogni anno illustrano disuguaglianze sempre più ampie tra chi ha troppo e chi ha troppo poco, lo ricordano bene. Un’ingiustizia che in ambito climatico risulta, se possibile, ancora più scandalosa. Secondo un’analisi del World Inequality Lab del 2023, il 10% più ricco del pianeta emette circa la metà dei gas serra responsabili del cambiamento climatico. La stessa élite detiene il 76% della capacità finanziaria mondiale e subisce solo il 3% delle perdite economiche dovute al riscaldamento globale. Al ...
Questo contenuto è riservato agli abbonati

Cara Lettrice, caro Lettore,
la lettura de L'Osservatore Romano in tutte le sue edizioni è riservata agli Abbonati
la lettura de L'Osservatore Romano in tutte le sue edizioni è riservata agli Abbonati