
01 luglio 2025
di Facundo Cabral
Ciò che chiamiamo morte è lo stato più sottile della luce. Se vuoi vita, vivi in pace. Se vuoi morte, vivi in guerra. Sii attento a ogni parola, perché siamo strutturati in parole. Non ferire e non offendere nessuno, perché, [passando] da uno all’altro, potrebbe ritornare a te trasformato in una bomba. Sant’Agostino consigliava: chiedi solo giustizia, ma sarebbe meglio che non chiedessi nulla. In altre parole, non interrompere con la tua piccola testa la gloriosa opera del Signore, al quale san Francesco chiese: «Fa’ di me uno strumento della tua pace». «Dov’è tristezza, ch’io porti la gioia. Dove ci sono tenebre, ch’io porti la luce. Dove è odio, fa’ ch’io porti amore». (…)
Io sono un neonato, ma per l’esperienza che la mia memoria ha conservato, ...
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