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La prima catechista-teologa

 La prima catechista-teologa   DCM-007
05 luglio 2025

Il 25 maggio 2025, nella cattedrale di Firenze, si è compiuto un gesto che sembra piccolo ma è rilevante per la Chiesa cattolica di oggi: Serena Noceti è diventata la prima catechista istituita per il servizio come teologa alla diocesi. L’ evento, avvenuto simbolicamente nel giorno del suo compleanno, rappresenta non solo un riconoscimento personale, ma soprattutto un passo significativo verso una maggiore inclusione femminile nei ruoli di magistero ecclesiale.

L'arcivescovo di Firenze Gherardo Gambelli durante la celebrazione ha conferito diversi ministeri - lettorato, accolitato e ministero del catechista - a due uomini (un laico sposato e un seminarista) e sette donne, ma quello conferito a Serena Noceti assume una dimensione particolare. Non si tratta semplicemente dell'istituzione di una catechista, ma del riconoscimento formale del carisma di una teologa che opererà «a nome della chiesa». Questa distinzione è fondamentale: come dice il Rito, il catechista istituto esercita un ministero come «maestra (magistra) e mistagoga», con il compito specifico di essere teologa al servizio della Chiesa di Firenze. La nomina di Noceti rappresenta l'incontro tra una professionista che ha dedicato decenni al servizio teologico e una Chiesa che riconosce formalmente questo contributo.

Simona Segoloni, presidente del Coordinamento delle teologhe italiane, ha sottolineato che non si tratta solo di legittimare un'attività già svolta con competenza e dedizione: « È il riconoscimento non solo del servizio di lei, è anche e forse di più il riconoscimento del bisogno della chiesa di essere istruita e, non ultimo in ordine di importanza, di poter essere istruita da una donna». Un valore simbolico e pratico straordinario. Da un lato, conferma che la Chiesa cattolica sta aprendo spazi di maggiore responsabilità alle donne nel campo dell'insegnamento teologico. Dall'altro, rappresenta il riconoscimento che la competenza teologica femminile non è più un elemento marginale o tollerato, ma una risorsa essenziale per la vita ecclesiale.

I ministeri istituiti sono conferiti dal vescovo una sola volta nella vita, definiscono in modo stabile l’identità ecclesiale di un battezzato o battezzata, dopo che la chiesa ha riconosciuto la presenza di un carisma specifico necessario per il servizio a dimensioni costitutive della vita ecclesiale. Come dice il Rito, comporta l’esercizio di una corresponsabilità reale con i pastori per la missione della chiesa.

Serena Noceti, nata a Firenze, è una delle voci più autorevoli della teologia contemporanea, non solo italiana. Le vengono assegnati corsi di formazione episcopale e presbiterale, soprattutto in America Latina, e interviene a convegni e seminari specializzati in Europa e in tutto il mondo. Laica, ha conseguito il dottorato in teologia presso la Facoltà Teologica dell'Italia Centrale con una tesi sull'ecclesiologia di Wolfhart Pannenberg, e ha dedicato la sua carriera accademica allo studio della Chiesa, del Concilio Vaticano II, della teologia di genere e della pastorale.

Attualmente è docente stabile ordinario di teologia sistematica presso l'Istituto Superiore di Scienze Religiose "I. Galantini" di Firenze e tiene corsi presso altre istituzioni accademiche italiane. La sua competenza è riconosciuta a livello nazionale e internazionale. È socia fondatrice del Coordinamento Teologhe Italiane (CTI) e vicepresidente dell'Associazione Teologica Italiana (ATI).

La sua produzione scientifica è vasta e qualificata. Tra le sue opere più significative il Trattato sulla chiesa scritto insieme a Severino Dianich, sacerdote e teologo che ha dedicato tutta la sua ricerca al tema della Chiesa, una autorità. Il volume, del 2002 e ancora ristampato, è considerato uno dei testi fondamentali dell'ecclesiologia contemporanea.

Ha curato importanti pubblicazioni collettive, come Tantum aurora est. Donne e Vaticano II (2012) e il monumentale Commentario ai documenti del Vaticano II in nove volumi (2014-2017). Sta curando con il teologo venezuelano Rafael Luciani la pubblicazione di 27 Cuadernillos, in spagnolo e in italiano, per la attuazione del Sinodo sulla sinodalità. Il suo volume Diacone. Quale ministero per quale chiesa? (2017), affronta una delle questioni più dibattute nella Chiesa contemporanea.

La scelta di Noceti di dedicarsi alla teologia ha radici profonde e significative. Come lei stessa racconta, il momento decisivo è avvenuto durante un ritiro presso l'Università del Centroamerica di San Salvador, sulle tombe dei sei gesuiti martiri, tra cui l'ecclesiologo Ignacio Ellacuría. Questo incontro con il sacrificio di teologi impegnati per la giustizia sociale ha segnato la sua visione di una «teologia capace di radicale coinvolgimento per il bene di tutti».

Oggi la teologa fiorentina, collaboratrice di Donne Chiesa Mondo ,definita «una delle studiose più impegnate per il rinnovamento», incarna una generazione di donne che hanno saputo coniugare competenza accademica rigorosa e impegno ecclesiale autentico.