
28 giugno 2025
di Sergio Valzania
Lettera apocrifa di Napoleone, non scritta di suo pugno nella notte tra il 21 e il 22 giugno 1815
Parigi, Palazzo dell’Élysée, 22 giugno, ore 3 del mattino.
Cara Giuseppina,
non potrai leggere questa lettera, non sei più tra di noi, mi hai lasciato mentre ero prigioniero all’isola d’Elba. Eppure ti scrivo lo stesso. In un momento come questo, a chi potrei scrivere se non a te, che sei stata la mia compagna negli anni più belli della vita, quando tutto sembrava destinato ad andare bene e bene e poi ancora bene.
Anche allora ti scrivevo di notte, al lume di una candela, appoggiando carta e calamaio su di un piano traballante, dopo che Berthier e gli aiutanti di campo erano andati a dormire, nella solitudine del buio che sembra trasformare i suoni. O forse li cambia davvero, trasportandoli ...
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