Bailamme

Nei modi della moda

 Nei modi della moda  QUO-147
27 giugno 2025

di Sergio Valzania

Nel suo recente Fuori moda (Roma, Castelvecchi, 2025, pagine 112, euro 16) Francesco Masci scrive: «Dobbiamo affrancarci da una visione organica e storicistica errata, che ci induce a concepire in maniera del tutto naturale il tempo, e anche la moda, come una successione di momenti legati tra loro secondo uno sviluppo unidimensionale. L’esistenza stessa della moda è una clamorosa smentita di questa visione convenzionale del tempo. La moda è una realtà sottovalutata. Dai più viene ritenuta l’esempio perfetto della sovrastruttura, di qualcosa che si vede ma risulta priva di un contenuto solido, rilevante. Un elemento del quadro che non incide sul suo significato.

Forse la moda è qualcosa di maggior pregio esistenziale. Innanzitutto è un ambito riservato esclusivamente all’umanità. Non esistono altri esseri viventi che seguano la moda, o almeno non ne abbiamo notizia. Inoltre non si tratta di un fenomeno marginale. Praticamente non esiste ambito del consorzio umano nel quale la moda non eserciti la sua influenza. Ben oltre l’abbigliamento.

Esistono le mode culturali, le mode sportive, quelle architettoniche, che prendono il nome di stili, allo stesso modo di quelle pittoriche. Guardando la pubblicità televisiva ci rendiamo conto che anche la forma del corpo soggiace alla moda. Persino in ambito scientifico esistono campi di ricerca che riscuotono maggior interesse rispetto ad altri senza un motivo che vada oltre la pura e semplice moda.

Quando la moda viene utilizzata da un filosofo per riflettere sul tempo cresce ancora di importanza. Si dimostra uno strumento capace di farci considerare la possibilità di uno sguardo diverso sullo scorrere di anni, secoli, millenni, eoni. O anche solo di minuti. Uno sguardo simile a quello di Dio, che forse ha creato la moda — chi altri avrebbe potuto farlo? — per dialogare con le sue creature in maniera indiretta e delicata. E anche ironica.

Nulla di quello che esiste gli è estraneo, tutto ci parla di Lui e spesso i messaggi più importanti sono nascosti, o messi in evidenza, in angoli appartati. Quelli nei quali ama attardarsi.