
23 giugno 2025
di Pierluigi Sassi
Il destino degli oceani, custodi della vita sul nostro pianeta e termometro inequivocabile della salute globale, si gioca su un filo sottile. Mentre indicatori allarmanti dipingono un quadro di degrado progressivo — dal riscaldamento delle acque all’acidificazione, dallo scioglimento dei ghiacci all’inquinamento da plastica — la diplomazia internazionale arranca, tra passi in avanti e clamorose frenate. La recente Conferenza delle Nazioni Unite sugli Oceani di Nizza e l’imminente ripresa dei negoziati sul Trattato internazionale sulla plastica a Ginevra — prevista per il prossimo agosto — ci pongono di fronte a una realtà complessa, fatta di urgenze scientifiche e lentezze politiche.
Le cifre purtroppo non lasciano spazio ad interpretazioni. Dal 1993 al 2021, la temperatura della superficie del mare è ...
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