
21 giugno 2025
di Sergio Valzania
La rabbina Delphine Horvilleur, in Piccolo trattato di consolazione (Einaudi), scrive: «Gli ebrei sostengono di non sapere quel che c’è dopo la nostra morte. Però potrebbero anche dirla diversamente: dopo la nostra morte, c’è quel che non sappiamo». Inversione di termini illuminante, che consiglia un atteggiamento di umiltà davanti all’ignoto. Una interessante, e potente, riprova della sapienza che si nasconde nel linguaggio, a disposizione di chi ne va in cerca con serena determinazione.