La foto vincitrice del concorso “Sport in Motion”

Un pallone di stracci per far fiorire la speranza

 Un pallone di stracci  per far fiorire la speranza   QUO-138
16 giugno 2025

Con l’immagine di bambini che giocano a calcio, con un pallone fatto con stracci, nel quartiere di Goma — Nord Kivu, Repubblica Democratica del Congo — Agha Isaac Burjiwa è il vincitore del concorso fotografico “Sport in Motion – The essential is invisibile to the eye”, promosso dal Dicastero per la Cultura e l’educazione, in occasione del Giubileo dello sport. Il nome del vincitore è stato reso noto, sabato 14 giugno, durante il convegno internazionale “Lo slancio della speranza” all’Augustinianum, alla presenza del cardinale José Tolentino de Mendonça, prefetto del Dicastero per la Cultura e l’educazione, e il presidente del Comitato olimpico internazionale, Thomas Bach.

Burjiwa, nell’ambito della categoria “Sport e politica”, ha scelto di intitolare la sua foto, scattata il 17 gennaio, “Bloom - Where the War Fails”. Spiega l’autore: «La gioia di questi bambini si trasforma in speranza. Attraverso i loro semplici gesti, questi bambini ci ricordano che, in mezzo al caos, cresce ancora qualcosa: una luce invisibile, ma molto reale. Dove la guerra fallisce, l’infanzia fiorisce in pace, unità e umanità».

Al concorso, lanciato lo scorso novembre, hanno partecipato 49 giovani — 81 le foto proposte — di età inferiore ai 25 anni. Con l’obiettivo di unire tre parole non sempre vicine: gioventù, arte, sport. In questa prospettiva, si è voluto rileggere le sfide dello sport di oggi attraverso gli occhi dei giovani che hanno uno «sguardo di speranza» più limpido.

Cinque i temi proposti, tratti dal Patto educativo globale e dal tema del Giubileo: sport e disabilità, sport e famiglia, sport ed ecologia, sport e politica, sport e speranza. Per ognuna delle cinque categorie, la giuria ha scelto tre foto. E tra le 15 foto vincitrici è stata scelta la l’immagine di Burjiwa.

La giuria era composta dal fotografo sportivo Giovanni Zenoni; dall’ex calciatore paralimpico e speaker motivazionale Arturo Mariani; dal giornalista de «L’Osservatore Romano», Gabriele Nicolò̀; dal segretario generale di Athletica Vaticana, Marco Alpigiani; dal giornalista Sebastiano Caputo; da padre Ezio Lorenzo Buono per il Patto educativo globale; e da monsignor Davide Milani per la Fondazione pontificia Gravissimum Educationis.