Il simbolo di un’Europa senza muri

di Valerio Palombaro A 40 anni dalla firma dell’accordo di Schengen, il 14 giugno 1985 nell’omonima località del Lussemburgo, la libera circolazione in Europa rimane una delle principali conquiste prodotte dal progetto comune continentale. Schengen è molto più di un semplice accordo: nel corso degli anni è diventato un simbolo, per usare le parole usate da Papa Leone XIV sabato scorso nella catechesi “Sperare è collegare”, della possibilità di «costruire ponti» al posto dei muri. Così, ogni giorno, oltre 3,5 milioni di persone attraversano liberamente confini in Europa che, per tanti anni, erano state linee di separazione. Se i recenti ingressi di Croazia, Romania e Bulgaria hanno allargato a più di 4 milioni di chilometri quadrati l’area in cui è possibile ...