
Il mistero della sofferenza, «così presente nella condizione umana», può «essere trasformato dalla grazia in un’esperienza della presenza del Signore». Lo ricorda Leone XIV, in un telegramma a firma del cardinale segretario di Stato Pietro Parolin, inviato all’arcivescovo di Liverpool, John Sherrington, in occasione della Giornata per la vita 2025, celebrata ieri, domenica 15 giugno, congiuntamente dalle Conferenze episcopali di Inghilterra e Galles, Scozia e Irlanda.
In quest’anno giubilare, incentrato sulla virtù teologale della speranza, il Pontefice definisce particolarmente significativo il tema della ricorrenza, “La speranza non delude: trovare senso nella sofferenza”. Dio, infatti, «è sempre vicino a coloro che soffrono e ci guida a comprendere il significato più profondo della vita, nell’amore e nella vicinanza», come ha scritto Papa Francesco nel messaggio per la XXXIII Giornata Mondiale del Malato, celebrata l’11 febbraio 2025.
Leone XIV prega, dunque, affinché, attraverso la testimonianza comune della «dignità che Dio dona a ogni persona, senza eccezioni», e dell’accompagnamento «tenero e cristiano verso i malati gravi», l’intera società sia «incoraggiata a difendere, anziché minare, una civiltà fondata sull’amore autentico e la compassione genuina». E affida gli sforzi dei partecipanti alla Giornata all’intercessione di Nostra Signora del Buon Consiglio.