Con Papa Prevost continua l’impegno per la carità in Ucraina

Un tir di aiuti per Kharkiv

 Un tir di aiuti per Kharkiv  QUO-136
13 giugno 2025

di Benedetta Capelli

«La carità non si ferma mai». Il cardinale elemosiniere Konrad Krajewski commenta così l’arrivo avvenuto ieri a Kharkiv — città ucraina particolarmente colpita in queste settimane da numerosi bombardamenti russi — di un imponente tir carico di aiuti, partito qualche giorno prima dalla basilica di Santa Sofia a Roma.

In proposito il porporato sottolinea ai media vaticani come «anche durante la Sede vacante l’Elemosineria apostolica abbia continuato la sua missione: portare la carità del Papa dove c’è bisogno», spiega riferendosi alle fotografie che mostrano come la martoriata Ucraina, come l’ha definita anche Leone XIV seguendo l’esempio di Papa Francesco, sia da sempre nel cuore dei Pontefici.

È dall’inizio della guerra che Santa Sofia, la chiesa degli ucraini a Roma, è divenuta il punto di raccolta della solidarietà di una intera città. Anche l’Elemosineria apostolica ha portato tutto quello che ha raccolto nei magazzini del Papa per il nuovo invio di aiuti. «Abbiamo messo all’interno del tir anche delle sedie e dei tavoli recuperati in un hotel che li stava dismettendo», racconta Krajewski.

Sul mezzo di trasporto anche materassi, viveri, alimenti e molte cose per bambini. «Hanno bisogno di tutto — prosegue il porporato — soprattutto in questo momento». Un tempo in cui i bisogni si fanno urgenti e a cui Papa Prevost risponde con impegno e vicinanza.