«León de Perú», documentario

Missionario, parroco, professore, formatore, vescovo, amico. È un viaggio in Perú sulle orme di Robert Francis Prevost, oggi Leone XIV, quello che i media vaticani presentano in León de Perú, documentario che ricostruisce gli anni trascorsi nel Paese latinoamericano. Realizzata dai giornalisti Salvatore Cernuzio, Felipe Herrera-Espaliat e Jaime Vizcaíno Haro, l’opera si snoda tra Chulucanas, Trujillo, Lima, Callao, Chiclayo, toccando città, villaggi, distretti, sobborghi, parrocchie, scuole, case religiose. In questi luoghi l’allora padre e poi monsignor Prevost ha celebrato, predicato, insegnato, formato religiosi, incontrato giovani, festeggiato compleanni, praticato una carità viva in mezzo a tragedie come le inondazioni di El Niño e la pandemia di coronavirus, esplosa nel 2020.
Un’opera pastorale e sociale di cui offrono uno scorcio le tante storie di persone che hanno collaborato con il futuro vescovo di Roma e che da lui hanno ricevuto ascolto, sostegno, aiuto. Testimonianze di presuli, come gli attuali pastori di Callao e Chulucanas, dei confratelli agostiniani o di parroci, come il giovane don Cristophe Ntaganzwa, nel poverissimo distretto di Pachacútec, colpito violentemente dal Covid-19. In questo territorio l’allora amministratore apostolico aiutò la gente senza lavoro e ridotta alla fame con l’invio di cibo e medicine. Un intervento tempestivo come quello che, da vescovo di Chiclayo, monsignor Prevost prestò alla popolazione a cui le inondazioni avevano portato via tutto, gettandosi con coraggio — come racconta Rocío, tra le sopravvissute — nelle strade allagate.
E ancora, sempre a Chiclayo, la testimonianza di Janina Sesa, ex direttrice della Caritas, sulla campagna per garantire ossigeno a quanti erano in emergenza, o Berta, cuoca in uno dei comedores, le mense istituite a Trujillo da «el padre Roberto» per sfamare le famiglie delle periferie.
Poi racconti più intimi: ad esempio, quello di Sylvia, salvata dalle suore dal mondo della prostituzione che con il suo coraggio ispirò Prevost ad istituire una Commissione anti-tratta umana, o quello di Hector e la figlia Mildred, della quale l’attuale Pontefice è padrino di Battesimo.
Ognuno di questi testimoni condivide come ha vissuto la sera dell’8 maggio, quella dell’«Habemus Papam», e invia a Leone XIV un suo messaggio personale. León de Perú andrà in onda prossimamente sui canali ufficiali dei media vaticani.