Il cardinale Grech all’Accademia Alfonsiana

Una Chiesa sinodale
per le sfide di oggi

 Una Chiesa sinodale per le sfide di oggi  QUO-131
07 giugno 2025

di Isabella H. de Carvalho

«La Chiesa che si trova chiamata a farsi vicina alle questioni umane e sociali», come il progresso tecnologico, lo sviluppo economico e i conflitti nel mondo, «è una Chiesa sinodale, ovvero quella Chiesa del santo Popolo di Dio» interpellata a «camminare insieme». Così il cardinale Mario Grech, segretario generale del Sinodo dei vescovi, ha illustrato la missione e il contributo di una Chiesa sinodale alle sfide del mondo contemporaneo, nella lectio magistralis pronunciata ieri, venerdì 6 giugno, al Pontificio Istituto Superiore di Teologia Morale (Accademia Alfonsiana).

Il porporato è intervenuto in occasione dell’inizio di un percorso di ricerca e di formazione pluriennale in campo economico ispirato alla Dottrina sociale della Chiesa, presentato oggi con varie relazioni sul tema «Per una coscienza morale sinodale e imprenditiva”.

Per il cardinale Grech la Chiesa sinodale ha un ruolo singolare da svolgere nel «contesto sociale contemporaneo” segnato «da sfide imponenti” come il «progresso tecnologico che non sempre corrisponde a un autentico sviluppo umano” e «un mondo lacerato da divisioni e conflitti”. Davanti a «un’umanità ferita” la comunità di credenti e l’intera famiglia umana vengono interpellate sul ruolo da assumere, osserva il porporato. Il quale ha ripreso anche le parole pronunciate da Leone XIV poco dopo la sua elezione, che evidenziano l’importanza della dottrina sociale della Chiesa per rispondere alle questioni urgenti che colpiscono la società. Per il segretario generale del Sinodo una Chiesa che risponde a queste situazioni è una Chiesa sinodale che sa «leggere la propria esperienza e identificare i passi da compiere per vivere la comunione, realizzare la partecipazione e promuovere la missione che Gesù Cristo le ha affidato», ha detto citando anche Papa Francesco. Grech ha ricordato in proposito come il Documento Finale della XVI Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi, pubblicato nell’ottobre 2024, sia stato approvato da Bergoglio e affidato ai fedeli come parte del «Magistero ordinario del Successore di Pietro”.

«La sinodalità diventa allora uno stile per tutta la Chiesa— ha continuato il cardinale — che si esprime nel suo modus vivendi et operandi, come Popolo che cammina insieme, convocato dal Signore Risorto nella forza dello Spirito Santo per annunciare il Vangelo all’intera famiglia umana». Il porporato ha rimarcato anche due importanti ricorrenze che possono aiutare in questo: il Giubileo della Speranza, che rende concreta la testimonianza e la missione di tutti i fedeli, e il 60° anniversario della pubblicazione della costituzione pastorale conciliare Gaudium et spes, la quale ribadisce l’importanza di una «Chiesa che cammina nella storia», soprattutto con quanti soffrono.

La Gaudium et spes afferma anche un orientamento per lo sviluppo economico che dovrebbe essere «centrato sulla persona umana» e non «guidato solo da poche persone potenti». «L’essere sinodale della Chiesa offre al mondo, particolarmente a quello dell’economia e della finanza, il proprio contributo per orientare l’aprirsi al mondo non in termini di sfruttamento e strumentalizzazioni dei contesti locali da parte dei poteri economici, ma per la valorizzazione e la promozione di tutti» ha insistito il porporato. «La Chiesa sinodale allora «si offre, in particolare, come diaconia nella promozione di una vita sociale, economica e politica dei popoli nel segno della giustizia, della solidarietà e della pace”».

La sinodalità, ha aggiunto Grech, incoraggia tutti a riconoscersi come «fratelli, interdipendenti, bisognosi dell’ascolto e dell’accoglienza reciproca» e mette in luce come ogni persona abbia «un contributo singolare da offrire»; e ciò si contrappone all’«individualismo”. Per il cardinale «la profezia della sinodalità» ha il duplice ruolo di aiutare lo sviluppo di «tutto l’uomo» e di «tutti gli uomini», invitando ad atteggiamenti come l’ascolto e la pazienza a livello individuale e alla riconciliazione, alla conversione e alla comunione a livello globale e collettivo. «La Chiesa sinodale, seguendo il suo Signore, mostra alla società, e in particolare al mondo dell’economia, un atteggiamento di ascolto umile e paziente, — ha concluso il cardinale — che permette una maggiore consapevolezza di sé e della realtà sociale, promuovendo uno sviluppo orientato all’umanizzazione, anziché guidato da logiche esclusivamente aziendali o di profitto. In tal modo offre alla società e ai suoi sistemi politici ed economici un invito profetico alla riconciliazione, alla conversione e alla comunione”».