
Laghi, fiumi e mari invasi dalla plastica: quella che anni fa sembrava solo una previsione catastrofica, è ormai una realtà. Stando ai dati forniti dalle Nazioni Unite, infatti, ogni anno 11 milioni di tonnellate di plastica si riversano negli oceani. La Giornata mondiale dell’ambiente — che ricorre oggi, giovedì 5 giugno — si unisce, dunque, all’iniziativa #BeatPlasticPollution, (“Sconfiggi l’inquinamento da plastica”), guidata dal Programma delle Nazioni Unite per l’ambiente (Unep), per invitare le comunità di tutto il mondo a implementare soluzioni per combattere l’inquinamento. Le celebrazioni per la Giornata, istuita dal 1973, sono state ospitate quest’anno dalla Repubblica di Corea.
La ricorrenza si colloca a due mesi dall’incontro i cui i Paesi saranno chiamati a elaborare un nuovo trattato globale per porre fine all’inquinamento da plastica, come ha ricordato il Segretario generale delle Nazioni Unite, António Guterres, nel suo Messaggio per la Giornata 2025: «Abbiamo bisogno di un accordo ambizioso, credibile e giusto», «che copra il ciclo di vita della plastica, attraverso la prospettiva delle economie circolari». «Esorto i negoziatori — ha concluso Guterres — a tornare ai colloqui ad agosto determinati a costruire un percorso comune nonostante le loro differenze e a realizzare il trattato di cui il nostro mondo ha bisogno. Insieme, poniamo fine al flagello dell’inquinamento da plastica e costruiamo un futuro migliore per tutti noi».