Il Papa agli officiali della Curia Romana e ai dipendenti della Santa Sede, del Governatorato dello Stato della città del Vaticano e del Vicariato di Roma

Costruttori di unità, custodi di memoria e missione

 Costruttori di unità, custodi di memoria e missione  QUO-120
24 maggio 2025

Essere costruttori di unità nel lavoro quotidiano, agendo con pazienza, umiltà «e anche con una buona dose di umorismo, come ci ha insegnato Papa Francesco»: è l’invito rivolto da Leone XIV agli officiali della Curia Romana e ai dipendenti della Santa Sede, del Governatorato dello Stato Città del Vaticano e del Vicariato di Roma, ricevuti in udienza stamani, sabato 24 maggio, in Aula Paolo VI.

Sottolineando che lavorare nella Curia Romana significa contribuire a tenere viva la memoria storica della Sede Apostolica, il Pontefice ha quindi evidenziato come la memoria sia «un elemento essenziale» che «nutre il presente e orienta al futuro», perché senza di essa «il cammino si smarrisce, perde il senso del percorso».

Un ulteriore accento il vescovo di Roma lo ha posto sulla dimensione missionaria della Chiesa, «della Curia e di ogni istituzione legata al ministero petrino»: richiamando quanto detto l’8 maggio, giorno della sua elezione al Soglio di Pietro, il Papa ha esortato a cercare insieme di essere «una Chiesa missionaria, una Chiesa che costruisce i ponti, il dialogo, sempre aperta ad accogliere […] con le braccia aperte a tutti». Quindi, Leone XIV ha espresso la sua gratitudine agli officiali e ai dipendenti per il servizio che svolgono, aggiungendo che «i Papi passano, la Curia rimane».

Al termine dell’udienza, il Pontefice si è intrattenuto a salutare personalmente i presenti.

Il discorso del Papa