Quei segreti ingranaggi

17 maggio 2025
di Gabriele Nicolò
Non è ricordata certo con passione, da Carlo Emilio Gadda, la sua formazione presso il Politecnico di Milano, tanto da essere definita «una zimarra infilata a furia, nel buio degli anni». Eppure gli studi di ingegneria avrebbero esercitato una rilevante influenza sulla sua narrativa. Lo scrittore, tuttavia, manifestava al contempo l’orgoglio per il lavoro svolto nel cantiere, a contatto con le maestranze, con le macchine e con le opere. Come ricorda in un brillante saggio Giancarlo Consonni, poeta, urbanista e storico dell’architettura, Gadda (in una lettera del 1953 pubblicata su «Civiltà delle macchine») esibiva fierezza per quanto aveva seminato e raccolto in dieci anni di professione: «Ho calcolato, disegnato, collaudato e messo in marcia macchine. Ho visitato ...
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