
di Luca Attanasio
Leone XIV ha un legame speciale con l’Africa, «ha l’Africa nel cuore», dice senza esitazioni padre Edward Danaing Daleng, procuratore generale dell’ordine di sant’Agostino e consigliere generale per il continente: Prevost «ha visitato più volte tutte le nostre missioni africane ed è venuto nel mio Paese, la Nigeria, almeno in una decina di occasioni, compresa quella, nel 2016, in cui celebrammo per la prima volta il capitolo generale intermedio».
Gli agostiniani sono presenti in una decina di Stati africani e il Papa neo-eletto «ha visitato tutte le nostre missioni» sia quando era priore generale dell’ordine (2001-2013) sia da cardinale prefetto del Dicastero per i vescovi.
La Federazione agostiniana d’Africa (Afa) è un’emanazione internazionale dell’ordine e riunisce tutti gli istituti religiosi che praticano la spiritualità agostiniana nel continente. Comprende non solo le circoscrizioni dell’ordine di sant’Agostino, ma anche altri istituti di vita consacrata che condividono e osservano la spiritualità del santo e vivono la regola del vescovo d’Ippona nelle loro comunità religiose.
L’Afa è la versione africana di organismi religiosi simili esistenti in altri continenti ed è stata fondata con la missione di diffondere e approfondire la spiritualità di Agostino in tutta l’Africa. Ne sono membri gruppi religiosi maschili e femminili con sedi in Kenya, Tanzania, Repubblica Democratica del Congo, Nigeria, Benin, Burkina Faso, Togo e vari altri Stati. «La Nigeria è diventata una provincia proprio quando Robert Francis Prevost è stato eletto priore generale, nel 2001. La nostra presenza lì risale al 1938 — quando arrivarono i primi missionari agostiniani irlandesi — e fin dall’inizio ci siamo contraddistinti per un’opera di educazione capillare, con varie scuole e istituti di formazione, strumenti fondamentali per lo sviluppo umano. Purtroppo, ci fu un periodo in cui il governo requisì tutti i nostri centri educativi e per anni avemmo molti problemi. Nel 2006, proprio grazie al futuro Leone XIV, che teneva moltissimo ai progetti nel Paese, riuscimmo a inaugurare un nuovo collegio per tantissimi ragazzi e ragazze. Per capire quanto tenesse al mio Paese, basti ricordare che divenuto priore generale nel giorno del suo 46° compleanno, il 14 settembre, a novembre già era da noi in Nigeria. Non mancò neanche un capitolo, era sempre presente. Aveva programmato una visita alla provincia nigeriana anche per luglio prossimo, ma credo dovrà rimandare», commenta ironicamente il religioso.
L’attenzione del Papa appena eletto per l’Africa fa immaginare una linea di continuità con quella mostrata da Francesco, nel cui pontificato la Chiesa e il continente africano hanno vissuto una nuova stagione, caratterizzata da maggiore centralità e nuovo protagonismo. «Credo che l’Africa sarà centrale nel pontificato di Leone XIV — riprende Edward Danaing Daleng —. Ha sempre mostrato un’attenzione particolare per il nostro continente, come ho detto amava visitarlo e incontrare, capire ascoltare. Posso dire con certezza che tra le sue migliori attitudini ci sono la capacità di ascoltare, di restare sempre umile, di mettersi a servizio. Io lo conosco bene, è stato lui a volermi a Roma e a inviarmi a svolgere un servizio nella sagrestia pontificia quando era Papa Benedetto XVI: è un grande ascoltatore, sempre sorridente, sa sempre trovare una soluzione, e tutto ciò, per l’Africa, e per la Chiesa tutta, è un dono. Se negli anni tanti confratelli africani sono venuti a formarsi a Roma è grazie a lui».
L’ultima visita che ha fatto in Africa è stata in Kenya alla fine del 2024. In quell’occasione il cardinale Prevost presiedette la dedicazione della cappella della Madonna del Buon Consiglio presso il convento di Sant’Agostino di Karen, nella provincia di Nairobi, il 10 dicembre. «Ha sempre tenuto in modo speciale alla missione in Kenya — conclude il sacerdote agostiniano — fin dai suoi primi passi agli inizi degli anni Novanta del secolo scorso. Lì abbiamo vari centri, alcuni voluti proprio da lui. Tra questi uno per malati di Aids che fu inaugurato nel 2004».