Il Giubileo delle Chiese Orientali

Nella basilica di San Pietro
Divina Liturgia
in Rito Etiopico

 Nella basilica di  San Pietro   QUO-110
13 maggio 2025

Le radici cristiane della Chiesa Etiopica e della Chiesa Eritrea sviluppatesi in contesti speciali, segnati anche dalle persecuzioni, sono state ricordate dal cardinale Claudio Gugerotti, prefetto del Dicastero per le Chiese Orientali, ieri mattina, lunedì 12 maggio, in occasione della Divina Liturgia in Rito Etiopico celebrata presso la cappella del Coro della basilica di San Pietro, in apertura del Giubileo delle Chiese orientali.

Ha presieduto la celebrazione il cardinale Berhaneyesus Demerew Souraphiel, arcivescovo di Addis Abeba. Con lui ha concelebrato l’arcivescovo di Asmara, Menghesteab Tesfamariam. Portando ai presenti il saluto e la vicinanza di Leone XIV, Gugerotti ha espresso l’auspicio che l’Anno Santo «sia un segno di speranza, perché dove qualcuno prega, come voi avete fatto qui, lì il Signore è presente, e dove Dio è presente, fiorisce la vita».

Le Chiese cattoliche Etiopica ed Eritrea sono configurate giuridicamente come Chiese Metropolitane sui iuris: appartengono alla tradizione alessandrina e hanno in comune la liturgia ghe’ez. A Roma, i futuri sacerdoti della Chiesa Etiopica e della Chiesa Eritrea si formano presso il Pontificio Collegio Etiopico.

La spiritualità di queste Chiese ha radici bibliche profondissime, a partire dalla storia della regina di Saba, attratta dalla sapienza di re Salomone, narrata nel Libro dei Re (1 Re 10) e delle Cronache (2 Cr 9), e del figlio Menelik, che divenne erede del trono di Axum, fino all’episodio del diacono Filippo narrato nel capitolo ottavo degli Atti degli Apostoli e relativo all’incontro con il funzionario della regina Candace.