Le congratulazioni dei leader politici mondiali che salutano l’elezione di Papa Leone XIV

Un nuovo slancio di fiducia per la riconciliazione
tra i popoli

 Un nuovo slancio di fiducia per la riconciliazione tra i popoli  QUO-107
09 maggio 2025

di Valerio Palombaro

Pace, la prima parola usata da Papa Leone XIV dopo la sua elezione, è anche la più ricorrente nei messaggi di congratulazioni ricevuti dai leader politici di tutto il mondo. Dai cinque continenti una rinnovata speranza affinché il dialogo faccia breccia nell’oscurità di un mondo dilaniato dalle guerre per riportare la pace di cui c’è urgente bisogno. Dall’Ucraina a Gaza, fino al Sudan e ai tanti altri focolai di crisi che attanagliano più parti della terra causando sofferenze per milioni di persone indifese.

Le Nazioni Unite


Il segretario generale dell’Onu, António Guterres, si è congratulato con Papa Leone XIV affermando che la sua elezione arriva in un momento in cui «un mondo travagliato ha bisogno di pace, giustizia sociale, dignità umana e compassione». «Non vedo l’ora di proseguire sulla lunga tradizione di cooperazione tra le Nazioni Unite e la Santa Sede, coltivata di recente da Papa Francesco, per promuovere la solidarietà, favorire la riconciliazione e costruire un mondo giusto e sostenibile per tutti», ha dichiarato Guterres.

L’Alto commissario Onu per i rifugiati (Unhcr), Filippo Grandi, ha condiviso su X la gioia dei cattolici in tutto il mondo per l’elezione di Leone XIV, auspicando «che sarà un faro di speranza e di umanità, un difensore della pace e della giustizia e una voce per chi non ha voce in questo mondo difficile».

America


Tra i primi a congratularsi con il nuovo pontefice c’è stato il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump. «Congratulazioni al cardinale Robert Francis Prevost. È un onore realizzare che è il primo Papa americano», ha affermato Trump suo social Truth, aggiungendo: «Che emozione, e che grande onore per il nostro Paese. Non vedo l’ora di incontrare Papa Leone XIV. Sarà un momento molto significativo».

Anche il vicepresidente degli Stati Uniti, J.D. Vance, si è congratulato con «il primo pontefice americano» dicendosi «certo» che «milioni di cattolici americani e altri cristiani pregheranno perché abbia successo alla guida della Chiesa»; mentre il segretario di Stato, Marco Rubio, ha sottolineato che «gli Stati Uniti non vedono l’ora di approfondire il nostro duraturo rapporto con la Santa Sede con il primo pontefice americano».

L’Empire State Building, tra i monumenti più iconici di New York, è stato illuminato con i colori della bandiera vaticana in onore del nuovo pontefice.

Ma l’elezione del Papa è stata salutata con particolare calore in Perú, dove Prevost è stato per anni missionario e vescovo e di cui ha la cittadinanza dal 2015. La presidente peruviana, Dina Boluarte ha evidenziato il legame di Leone XIV con il Paese latino americano: «È diventato cittadino peruviano nel 2015, in segno del suo profondo amore per il Perú, un Paese in cui ha dedicato gran parte della sua vita religiosa al servizio dei più poveri. Nelle nostre terre, ha seminato speranza, ha camminato al fianco dei più bisognosi e ha condiviso le gioie del nostro popolo».

Il presidente argentino, Javier Milei, ha fatto sapere tramite il suo portavoce che sarà a Roma per la cerimonia di inizio pontificato, elogiando Prevost per la scelta del nome e auspicando che la sua voce «risuoni con forza» in difesa della vita e della libertà. Il capo dello Stato brasiliano, Luiz Inácio Lula da Silva, ha auspicato che il pontefice «raccolga l’eredità» del suo predecessore Francesco. «Le qualità principali di Francesco — ha scritto su X — sono state la ricerca instancabile della pace e della giustizia sociale, la difesa dell'ambiente, il dialogo con tutti i popoli e le religioni e il rispetto per la diversità». Continuità con Papa Francesco è stata auspicata nel suo messaggio anche dal leader venezuelano, Nicolás Maduro; mentre il presidente colombiano, Gustavo Petro, ha posto l’accento sulle «radici latine» di Prevost, che ha antenati spagnoli e francesi e ha vissuto 40 anni in Perú: «Speriamo che sia il grande leader dei popoli migranti nel mondo e, si spera, incoraggi i nostri fratelli migranti latinoamericani, oggi umiliati negli Stati Uniti».

Europa


Tra i primi a salutare l’elezione di Papa Leone XIV ci sono stati i presidenti di Ucraina e Russia, Volodymyr Zelensky e Vladimir Putin. «L’Ucraina apprezza profondamente la posizione coerente della Santa Sede nel sostenere il diritto internazionale, nel condannare l’aggressione militare della Federazione Russa contro l’Ucraina e nel proteggere i diritti dei civili innocenti», ha scritto Zelensky su X auspicando «in questo momento decisivo» il «continuo sostegno morale e spirituale del Vaticano negli sforzi dell’Ucraina per ristabilire la giustizia e raggiungere una pace duratura». Il presidente russo Putin, nel suo messaggio di congratulazioni, si è detto «fiducioso che il dialogo costruttivo e l’interazione instaurati tra Russia e Vaticano continueranno a svilupparsi sulla base dei valori cristiani che ci uniscono».

I vertici dell’Unione europea — tramite una nota congiunta della presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, e del presidente del Consiglio europeo, António Costa — hanno espresso fiducia che Leone XIV «saprà far sentire la sua voce sulla scena globale» per promuovere i «valori condivisi» e incoraggiare «l’unità nella costruzione di un mondo più giusto e compassionevole. L’Ue — affermano — è pronta a collaborare strettamente con la Santa Sede per affrontare le sfide globali e alimentare uno spirito di solidarietà, rispetto e benevolenza».

La presidente del Parlamento europeo, la maltese Roberta Metsola, ha invece colto la coincidenza dell’elezione di Prevost con l’8 maggio, anniversario della fine della Seconda guerra mondiale in Europa, auspicando che «questo nuovo pontificato sia portatore di pace e speranza». Stesso auspicio espresso dal presidente francese, Emmanuel Macron, secondo cui questa elezione l’8 maggio è «un momento storico per la Chiesa cattolica e i suoi milioni di fedeli».

«Auguri più sinceri» al nuovo pontefice sono arrivati da Re Carlo III d’Inghilterra, mentre il cancelliere tedesco Friedrich Merz auspica che sia «speranza e guida a milioni di credenti in tutto il mondo in questi tempi difficili» e il presidente del governo spagnolo, Pedro Sánchez, conta sul «rafforzamento del dialogo e della difesa dei diritti umani in un mondo che ha bisogno di speranza e unità».

Medio Oriente


Un messaggio di congratulazioni è stato inviato dal presidente israeliano, Isaac Herzog, auspicando che il pontificato di Leone XIV possa «approfondire i rapporti tra lo Stato di Israele e il Vaticano» e contribuire al rafforzamento del legame «tra ebrei e cristiani nella Terra d'Israele e in tutto il mondo». «Possa il suo ministero essere un momento di costruzione di ponti e comprensione tra tutte le religioni e i popoli», ha aggiunto Herzog concludendo con un appello alla pace: «Che possiamo assistere al ritorno immediato e sicuro di tutti i rapiti ancora detenuti a Gaza e all'inizio di una nuova era di pace nella nostra regione e in tutto il mondo». Anche il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, ha salutato l’elezione del nuovo pontefice sottolineando che si tratta del primo che arriva dagli Stati Uniti e auspicando che possa portare alla riconciliazione.

Il presidente palestinese, Mahmoud Abbas, ha auspicato il proseguimento del nuovo pontefice nel solco del predecessore Francesco, sottolineando «la profonda amicizia storica tra lo Stato di Palestina e la Santa Sede» e esprimendo il suo «impegno a rafforzare questi legami al servizio dell'umanità, della giustizia e della pace globale».

Il presidente libanese, il cristiano Joseph Aoun, ha auspicato che il pontificato di Leone XIV possa «rafforzare il dialogo interreligioso»; mentre dagli Emirati Arabi Uniti il ministro degli Esteri, lo sceicco Abdullah Bin Zayed Al Nahyan, ha augurato «successo negli sforzi volti a promuovere la coesistenza e il dialogo tra persone di diverse religioni».

Asia


Stamane gli auguri al nuovo Papa sono arrivati anche dalla Cina, tramite il portavoce del ministero degli Esteri Lin Jian. «Auspichiamo che il Vaticano continui a dialogare con la Cina all'insegna di uno spirito costruttivo, a comunicare in modo approfondito su questioni internazionali di comune interesse, a promuovere congiuntamente il continuo miglioramento delle relazioni Cina-Vaticano e a contribuire alla pace, alla stabilità, allo sviluppo e alla prosperità nel mondo», ha detto il portavoce in conferenza stampa.

L’elezione di Prevost era stata in precedenza salutata dal presidente di Taiwan, William Lai , il quale ha dichiarato su X: «Non vediamo l’ora di consolidare i nostri legami diplomatici con la Santa Sede, forti di 83 anni, per promuovere la pace, la giustizia, la solidarietà e la benevolenza». Il ministero degli Esteri di Taiwan ha inoltre riferito che Lai ha inviato un messaggio di congratulazioni al pontefice tramite la sua ambasciata presso la Santa Sede.

Messaggi di congratulazioni e di auspicio di pace sono arrivati anche dai premier di Pakistan e India, Shehbaz Sharif e Narendra Modi, due Paesi oggi divisi dalle tensioni nel Kashmir che rischiano di riaprire un altro fronte di guerra nel mondo. «L’India rimane impegnata a proseguire il dialogo e l'impegno con la Santa Sede per promuovere i nostri valori comuni», ha dichiarato Modi, mentre Sharif ha detto che il Pakistan «rimane impegnato a promuovere l'armonia interreligiosa, il rispetto reciproco e la nostra comune ricerca della pace».

Africa


Sono tanti i messaggi arrivati a Papa Leone dal continente africano. Il presidente egiziano, Abdel Fattah Al Sisi, si è detto «fiducioso che Sua Santità porterà avanti l’eredità di promuovere la pace e l’amore, sostenere i nobili valori e l’etica e rifiutare la violenza, l'odio e la guerra». Il presidente kenyano, William Ruto, ha auspicato che il nuovo pontificato «possa sollevare i poveri, dare voce ai senza voce, sanare le divisioni e difendere con fermezza la pace, la giustizia e la santità della dignità umana in tutto il mondo»; mentre per il presidente congolese, Félix Tshisekedi, Leone XIV può portare «dialogo fecondo tra i popoli».

Oceania


Auguri, infine, dall’Oceania. Il primo ministro australiano, Anthony Albanese, ha definito l’elezione di Leone XIV «un’occasione epocale» per tutti i cattolici, invitando il Pontefice a partecipare al Congresso eucaristico internazionale che si terrà a Sydney nel 2028.