Oltre settemila giornalisti hanno raccontato l’elezione

Obiettivi puntati
sul comignolo della Sistina

 Obiettivi  puntati sul comignolo della Sistina  QUO-107
09 maggio 2025

di Isabella H. de Carvalho

«Penso non ci siano altri eventi paragonabili, in cui si avverte di vivere la storia mentre si sta scrivendo». Philip Pullella, giornalista statunitense che si occupa di Vaticano da oltre 40 anni e che ha seguito più di 140 viaggi papali, commenta così lo stato d’animo suo e dei colleghi poco prima della fumata bianca che annuncia l’elezione al pontificato del cardinale suo connazionale Robert Francis Prevost.

Quasi 7000 giornalisti da tutto il mondo hanno stabilito le loro postazioni in via della Conciliazione, in piazza San Pietro, ma anche sopra al colonnato del Bernini e sui tetti dei palazzi del centro di Roma, nell’attesa del nuovo Papa. Nel momento in cui la fumata bianca è apparsa sugli schermi della Sala stampa della Santa Sede, armati di telecamere, macchine fotografiche, microfoni, cellulari e taccuini, sono corsi in piazza San Pietro per immortalare il momento e poi anche le emozioni, le lacrime e gli applausi quando Leone XIV si presenta al mondo. Ed è proprio agli operatori dei media che il nuovo Vescovo di Roma dedicherà una delle sue prime udienze, lunedì 12 maggio alle 10 in Aula Paolo VI. «Incredibile, stiamo assistendo alla storia», ha aggiunto poi Pullella più tardi, mentre lavorava al computer, come tanti altri intorno a lui. Secondo la Sala stampa circa 6000 operatori media di 90 Paesi si sono accreditati per gli eventi delle ultime settimane, sommandosi ai circa 600 che abitualmente si occupano di informazione vaticana. Al punto che oltre alla sede in via della Conciliazione 54 è stato aperto un “media center” a pochi minuti di distanza in via dell’Ospedale 1. In piazza San Pietro e piazza Pia sono state allestite due impalcature con vari livelli, dove canali televisivi possono trasmettere in diretta, portando le immagini del nuovo Pontefice nelle case delle persone.

Un’altra postazione è stata anche organizzata sopra al Braccio di Carlo Magno del colonnato, con un’ampia veduta sulle circa 100 mila persone che hanno atteso l’Habemus Papam, ma anche sulla Loggia delle Benedizioni, da dove il successore di Pietro ha rivolto il suo primo saluto al mondo; mentre i fotografi hanno uno spazio riservato sotto il sagrato della basilica Vaticana.

Un protagonista inedito di questa elezione è stato il mondo digitale e dei social, utilizzato anche dai giornalisti come strumento per far sì che le notizie arrivino nel minor tempo possibile. Utenti ovunque hanno commentato, messo “like” e condiviso foto, video e testi su Leone XIV. Secondo uno studio della società di analisi Arcadia, dalle 16 alle 22 di ieri, 8 maggio, oltre 19 milioni le interazioni con i post pubblici pubblicati su tutti i social media e i siti web con le parole chiave “Pope”, “Papa”, “Conclave”, “Prevost”, “New pope”. Tra le 25 emoji più utilizzate online per commentare l’elezione le mani congiunte in preghiera, il lampeggiante rosso per le notizie dell’ultima ora, e le bandiere dello Stato Pontificio e degli Stati Uniti d’America.