Lo storico passaggio

di Giampaolo Mattei
Domenica 1° giugno, intorno alle ore 15.30, i ciclisti del Giro d’Italia pedaleranno sulle strade dello Stato della Città del Vaticano. Nell’ultima tappa dell’edizione numero 108 della “corsa rosa” e dopo 3410 chilometri: la partenza sarà il 9 maggio dall’Albania (in 184 al via).
Gli atleti entreranno in Vaticano da via Paolo vi — la partenza sarà alle Terme di Caracalla — varcando l’ingresso del Petriano e percorreranno — in modalità non agonistica — circa 3 chilometri nei Giardini vaticani. Per poi uscire dalla Porta del Perugino. Il traguardo, dopo 143 chilometri, sarà al Circo Massimo.
Il significato del passaggio del Giro d’Italia in Vaticano — nel pieno dell’Anno Santo — è stato presentato, martedì 29 aprile in Campidoglio, dal vescovo Paul Tighe, segretario del Dicastero per la cultura e l’educazione.
«Vorrei ringraziare il nostro compianto Papa Francesco per aver accettato questa iniziativa» ha affermato monsignor Tighe. «Ringrazio anche tutti i soggetti coinvolti: il Governatorato dello Stato della Città del Vaticano, l’organizzazione del Giro d’Italia, il Comune di Roma e Athletica Vaticana che, insieme al Dicastero per la cultura e l’educazione, hanno progettato questo momento». A partire dal 28 ottobre 2021, proprio in occasione della cerimonia per la consegna ad Athletica Vaticana del certificato del riconoscimento come membro ufficiale dell’Unione ciclistica internazionale.
«Il passaggio in Vaticano dei ciclisti del Giro d’Italia non sarà “turistico” ma “simbolico”» ha spiegato il vescovo. Un vero e proprio «“piccolo giro del mondo” con il “percorso mariano”: un itinerario nei Giardini vaticani con le immagini della Madre di Dio provenienti da tanti Paesi».