Quel quadro dietro la scrivania di Papa Francesco

Giuda e lo scandalo
della misericordia

 Giuda  e lo scandalo della misericordia  QUO-097
28 aprile 2025

Nel 2018 viene pubblicata una raccolta di meditazioni intitolata «Quando pregate dite Padre Nostro» in cui il Pontefice parla di Giuda e della misericordia di Dio citando il capitello della chiesa di Vézelay che, in foto, ha appeso dietro la scrivania nel suo studio personale. Un fedele francese, Alban de Boisredon, leggendo quelle meditazioni ed essendo sin dall’infanzia rimasto colpito dal medesimo capitello che ritrae Gesù Buon Pastore che porta sulle spalle Giuda morto come l’ultima pecorella smarrita, decide di comporre un quadro e di donarlo al Papa. Da allora a fianco alla foto di Vézelay quel quadro è stato dietro la scrivania del Santo Padre.

Durante la Settimana Santa del 2021 il Papa stesso suggerì al nostro giornale di pubblicare una foto del quadro di de Boisredon. Divenne la prima pagina de «L’Osservatore Romano» con il titolo “Giuda e lo scandalo della misericordia”. L’artista, rimasto commosso per l’attenzione, si sentì ispirato e realizzò una seconda opera pittorica che pubblichiamo insieme alla precedente nell’ultima pagina del giornale di oggi. Se nel primo quadro si vede Cristo risorto che abbraccia Giuda dopo averlo tolto dall’albero su cui si è tolto la vita, nel secondo si vede Gesù che la sera del Giovedì santo lava i piedi a colui che sta per tradirlo. La sua misericordia non solo segue ma anche primerea, precede anche l’azione del peccatore.

Al «Papa della misericordia» il signor de Boisredon ha dedicato i suoi quadri e ha voluto inviare un biglietto di ringraziamento che qui volentieri pubblichiamo.


Il biglietto di ringraziamento del signor de Boisredon

L’inaudita iniziativa di Gesù


Carissimo Francesco, fratello in Gesù Cristo, 

Papa della misericordia, Santissimo Padre. 

Come non ringraziarti per aver meditato e condiviso con me — come testimoniano due lettere personali — le icone di misericordia che sono i capitelli della basilica di Vézelay e i miei due quadri. Uno raffigura Gesù che va a cercare negli “inferi” Giuda, la più perduta delle sue pecorelle, perdizione che ha portato il Salvatore a dare la sua vita per tutti, quindi anche per lui. L’altro mostra Gesù servitore che lava i piedi di Giuda, prima stazione della sua Via Crucis. 

Grazie per avere meditato con me sull’inaudita iniziativa di Gesù che, secondo san Giovanni, dopo aver avvisato Giuda che avrebbe sofferto per averlo tradito, gli ha offerto la sua compassione dandogli il primo boccone, quello che si offre all’ospite d’onore, intimandogli al tempo stesso di affrettarsi a fare giungere “la sua ora”. 

Il boccone dato a Giuda mi sembra essere un’anticipazione dello stesso perdono mostrato dallo sguardo di Gesù rivolto a Pietro che lo ha rinnegato. 

Caro Francesco, che la Vergine Maria, che amavi tanto, ti conduca nel cuore dell’effusione d’amore della Trinità.

Alban