Dal mondo

This image grab taken from footage released by the state television Islamic Republic of Iran ...
26 aprile 2025

Iran: almeno 4 morti e 500 feriti per una forte esplosione a Bandar Abbas


Almeno 4 morti e oltre 500 feriti: è il bilancio provvisorio di una potente esplosione avvenuta nel porto di Shahid Rajaee, nella città di Bandar Abbas, nel sud dell’Iran. Secondo l’agenzia di stampa Mehr, tutte le persone ferite sono state trasportate in ospedale. «La causa di questo incidente è ancora sconosciuta», hanno fatto sapere le autorità iraniane, mentre la stampa locale riferisce che l’intensità dell’esplosione ha fatto tremare il terreno. Secondo l’agenzia Tasnim, la causa dell’incidente sarebbe l’esplosione di un serbatoio di carburante nel porto.

Sudan: nel Darfur settentrionale quasi 500 vittime dal 10 aprile


L’Onu ha reso noto che dallo scorso 10 aprile quasi 500 civili sono stati uccisi nella regione sudanese del Darfur settentrionale. Un bilancio, hanno sottolineato le stesse fonti, che potrebbe essere molto più alto, dato che altre decine di persone sarebbero morte a causa della mancanza di cibo, acqua e cure mediche nei centri di detenzione o a causa delle difficili condizioni durante la fuga. Il Darfur è una delle regioni del Sudan maggiormente coinvolte nella guerra in corso da aprile del 2023 tra l’esercito sudanese e i paramilitari delle Forze di supporto rapido (Rsf).

Nigeria: 19 morti nell’assalto a una miniera d’oro


In Nigeria, almeno 19 persone sono state uccise nell’attacco di uomini armati che hanno fatto irruzione in un sito di estrazione d’oro nello Stato nord-occidentale di Zamfara. A riferirlo è Amnesty International e un funzionario del locale sindacato minerario. Alcuni superstiti hanno raccontato che i banditi hanno sparato all’impazzata sui minatori. Tra le vittime anche cinque vigilanti che fornivano sicurezza ai minatori. Non è la prima volta che incidenti del genere si verificano nel Paese africano.

Siria: almeno 11 civili alawiti uccisi nella provincia di Homs


Almeno 11 civili della minoranza alawita sono stati uccisi in alcuni raid nel centro della Siria nelle ultimi ore. È quanto riferisce una nota dell’Osservatorio siriano per i diritti umani (Osdh). Tra le vittime ci sarebbero anche alcuni studenti universitari. Le violenze sono avvenute nella provincia di Homs. Secondo l’Osdh, si tratta di uccisioni «settarie» e alcune delle vittime sarebbero «morte sotto tortura» dopo essere state tratte in arresto. Queste violenze seguono i massacri avvenuti il mese scorso, sopratutto nelle località costiere dell’ovest, quando le forze di sicurezza siriane hanno ucciso circa 1.700 alawiti.

Kashmir: non si fermano gli scontri tra truppe indiane e pakistane


Le forze armate di New Delhi e Islamabad si sono scambiate nuovamente colpi di arma da fuoco durante la notte lungo la Linea di controllo (Loc), il confine di fatto tra India e Pakistan nella regione contesa del Kashmir, dopo gli incidenti simili dei giorni scorsi a seguito della strage di civili del 22 aprile scorso. Le Nazioni Unite hanno chiesto «massima moderazione» alle due nazioni, entrambe dotate di arsenale atomico, e coinvolte in una crescente disputa sfociata in visti sospesi, diplomatici espulsi e frontiere chiuse

Brasile: in carcere per corruzione l’ex presidente Collor de Mello


Dopo la condanna a quasi nove anni per corruzione, l’ex presidente del Brasile, Fernando Collor de Mello, è stato portato in prigione per scontare la pena. Collor De Mello, 75 anni, è stato arrestato nella città di Maceió, nello Stato nord-orientale di Alagoas, ha riferito una fonte della polizia federale. L’ex presidente è stato riconosciuto colpevole di aver ricevuto circa 3,5 milioni di dollari in tangenti mentre era senatore tra il 2010 e il 2014 per «facilitare irregolarmente i contratti» tra una società di costruzioni e un’ex filiale della compagnia petrolifera statale brasiliana Petrobras.