Spunti di riflessione

La pace è una conquista

 La pace  è una conquista  QUO-088
17 aprile 2025

di Leonardo Sapienza

Sant’Agostino scriveva che «la pace è un bene così grande che non se ne può desiderare uno maggiore». Ed è proprio questo bene che il Signore augura ai suoi discepoli, e a noi: «Pace a voi» (Vangelo).

Gesù risorto appare ai discepoli e dona loro la pace e la gioia del Padre. La pace! Un bene che ci viene da Dio, e un impegno per noi. Chi crede ancora nella pace?

Quando sfogliamo e leggiamo un giornale, con tutte le sue notizie spaventose, c’è da aver paura, da disperare. Forse uno dei più incredibili misteri umani è proprio quello della pace.

Infatti la pace costa più della fede, che Cristo richiede da Tommaso e dagli altri Apostoli. La fede è un dono, ma la pace è una conquista: «Pace agli uomini di buona volontà». Si tratta di un costo altissimo; perché l’uomo non avrà pace, se non sarà pace egli stesso.

Gesù ha detto che solo gli operatori di pace saranno chiamati figli di Dio! Diceva don Primo Mazzolari: «Il cristiano è un uomo di pace, non un uomo in pace: fare la pace è la sua vocazione». E continuava: «Se siamo un mondo senza pace, la colpa non è di questi o di quelli, ma di tutti. Se dopo venti secoli di Vangelo siamo un mondo senza pace, i cristiani devono avere la loro parte di colpa». Cristo ha pagato la pace per noi con la sua morte. Vuol dire che la pace non si compra, ma si paga. Vuol dire che ciascuno di noi deve impegnarsi per essere figlio della pace, operatore di pace.

«La vera misura dell’uomo è la pace» (Alda Merini). La pace è possibile solo se siamo prima in pace con noi stessi. «Quando non si trova la pace in se stessi, è inutile cercarla altrove» (François de La Rochefoucauld).

Chiediamo con fiducia a Dio il dono della pace, ma impegniamoci in prima persona ad essere pace, a dare pace. Perché la pace non esiste. Esistono gli uomini pacifici!


Il Vangelo in tasca

Domenica 27 aprile, ii del Tempo di Pasqua
Prima lettura: At 5, 12-16;
Salmo: 117;
Seconda lettura: Ap 1, 9-11.12-13.17.19;
Vangelo: Gv 20, 19-31.