Il Paese nordafricano è uno dei principali punti di transito delle pericolose rotte verso l’Europa

I migranti in Tunisia
tra controlli, rimpatri
e brutali violenze

Migrants from sub-Saharan Africa wait in front of the International Organization for Migration (IOM) ...
14 aprile 2025
di Giovanni Benedetti Decine di migranti si sono riuniti la scorsa settimana davanti alla sede dell’Organizzazione internazionale per le migrazioni (Oim) a Tunisi per chiedere di velocizzare le procedure di rimpatrio volontario nei Paesi di origine. Dietro questo insolito avvenimento si celano diverse motivazioni, che delineano il particolare scenario nel quale attualmente versa il Paese del nord Africa. Negli ultimi anni, la Tunisia si è affermata come uno dei principali punti di transito per i migranti diretti verso l’Europa, superando le vicine Algeria e Libia. A partire dalle coste tunisine sono principalmente gli sfollati provenienti dall’Africa sub-sahariana in numero sempre crescente a causa dall’insicurezza dilagante nel Sahel, ma anche molti cittadini preoccupati dalle politiche autoritarie del presidente Kaïs ...

Questo contenuto è riservato agli abbonati

paywall-offer
Cara Lettrice, caro Lettore,
la lettura de L'Osservatore Romano in tutte le sue edizioni è riservata agli Abbonati