Il Papa a sorpresa
nella basilica Vaticana
per pregare
sulla tomba di san Pio X

 Il Papa a sorpresa nella basilica Vaticana  per pregare sulla tomba di san Pio  x  QUO-083
11 aprile 2025

di Salvatore Cernuzio

Erano quasi le 13 ieri quando nella basilica Vaticana tra le navate si sono sentite alcune donne gridare: «C’è il Papa! C’è il Papa!». Dopo la sorpresa di domenica scorsa, quando i 20 mila fedeli in piazza San Pietro per il Giubileo dei Malati si sono visti arrivare improvvisamente il Papa in carrozzina, anche nella tarda mattinata di ieri, giovedì 10 aprile, Francesco ha voluto lasciare per qualche minuto Casa Santa Marta, dove prosegue la convalescenza, e attraversare la Porta della Preghiera per recarsi in basilica.

Meno di una decina di minuti in orazione silenziosa davanti alla tomba di san Pio x, Pontefice al quale si è sempre detto molto legato e dal quale si era recato a pregare anche la scorsa domenica. Tappa anche al monumento dedicato a Benedetto xv, il Papa della prima Guerra mondiale, e la visita alle tombe restaurate di Paolo iii e Urbano viii.

Pochi minuti tuttavia sufficienti a far sussultare le circa centinaia di persone in quel momento venute a visitare San Pietro che, «con un ordinato tam tam», come racconta chi era presente, si sono raggruppate per salutare il Papa. Tra loro anche alcune restauratrici — impegnate in quel momento dietro un telo per i lavori interni di questi mesi eseguiti dalla Fabbrica di San Pietro —, le quali hanno stretto la mano a Jorge Mario Bergoglio, poi diversi bambini che lui ha benedetto e interi gruppi di pellegrini a Roma per il Giubileo.

«Troppa emozione, mi si è annebbiata la vista per le lacrime e non sono riuscito nemmeno a scattare una foto», racconta ai media vaticani monsignor Valerio Di Palma, canonico di San Pietro. Era rientrato in sagrestia verso le 12.50, dieci minuti dopo è uscito attirato dal trambusto e ha visto la carrozzina con il Papa, spinta dall’assistente sanitario personale Massimiliano Strappetti. Tutti intorno alcuni gendarmi che cercavano di mantenere l’ordine.

«Il Papa è passato per la Porta della Preghiera e poi si è recato all’Altare della Cattedra e infine alla tomba di san Pio x per pregare. Alla fine ha salutato un po’ di gente, per quello che poteva», spiega monsignor Di Palma.

Nessuna parola da parte di Francesco, ma solo gesti. Gesti di vicinanza e affetto verso coloro che si è trovato davanti, alcuni messisi pure in fila pur di catturare un istante insieme al Vescovo di Roma in questo tempo in cui, a motivo della convalescenza, si sono diradate le apparizioni pubbliche.

Alla gente Francesco si è mostrato con un plaid contro il freddo addosso e i naselli per l’ossigeno: «Ci ha emozionato questo, vederlo così “in borghese”, semplice. Piangevano tutti, pure la sicurezza», aggiunge il sacerdote. Qualche bambino è andato vicino al Pontefice, una donna si è fatta benedire fra le lacrime. Perché le lacrime? «Perché è il segno che si è ripreso, che, sì, è sofferente ma è vicino. Mi hanno colpito gli occhi: grandi, lucidi... Questo sguardo penetrante e attento. Non ha detto niente: salutava e benediceva. Io gli ho detto: “Santità, non vediamo l’ora che ritorni qui, di nuovo”. E lui ha sorriso», conclude il canonico.