Telefonata al cardinale Krajewski per la decima volta in missione nel Paese

Il Papa accanto all’Ucraina

 Il Papa accanto all’Ucraina  QUO-081
09 aprile 2025

Una sorpresa che scalda il cuore. Il cardinale Konrad Krajewski, elemosiniere pontificio, racconta così ai media vaticani la telefonata di Papa Francesco ieri, 8 aprile, al termine di una mattinata impegnativa a Zaporizhzhia, in Ucraina. Da alcuni giorni, infatti, il porporato è in missione nel Paese dell’Est per consegnare le quattro ambulanze donate dal Pontefice, partite dall’Italia e arrivate a destinazione dopo aver percorso 3.300 chilometri.

Alla guida dei mezzi oltre al porporato c’erano tre ucraini: il vescovo Jan Sobiło, ausiliare di Kharkiv-Zaporizhia e i sacerdoti Wojciech Stasiewicz, direttore Caritas-Spes della medesima diocesi, e don Tomasz Nadbereżny, che prima della guerra svolgeva servizio a Melitopol.

Al telefono il Papa ha chiesto notizie sulla missione in corso, la decima per il cardinale prefetto del Dicastero per il servizio della carità. «Mi ha detto di salutare tutti — confida Krajewski — e ha dato la sua benedizione. Gli ho risposto che fa molto freddo e lui ha aggiunto: “Tu sai come scaldarti”». Il cardinale sorride raccontando l’aneddoto, la chiamata da Santa Marta «ha fatto subito effetto, ha scaldato i cuori di tutti». La battuta di Francesco mostra ancora una volta come in un periodo di convalescenza, nota il porporato, lui non perda il buonumore.

L’elemosiniere descrive poi la fila di poveri, circa mille persone, che dalle 5 di mattina aveva atteso la distribuzione di viveri nello spazio antistante la concattedrale di Dio Padre Misericordioso a Zaporizhia. Insieme ai volontari e ai frati francescani albertini ha provveduto a riempire le buste di plastica con pane, scatole di carne, una zuppa. Al pane, durante la settimana, pensano sempre i frati, che lo cuociono in un forno ormai vecchio di 15 anni; ma il cardinale ha assicurato loro che il Papa ne comprerà un altro. «È stato un incontro molto significativo — prosegue l’elemosiniere — negli occhi di quelle persone ho visto speranza, amore e nonostante il freddo ringraziavano con calore».

A seguire un appuntamento con i responsabili della sanità locale di Zaporizhia, che hanno preso in consegna le ambulanze e donato medicinali provenienti soprattutto dall’iniziativa, attiva in un centinaio di farmacie di Napoli, del “farmaco sospeso”. Una raccolta del valore di circa duecentomila euro.

Le medicine sono state offerte gratuitamente anche dalla Farmacia Vaticana e dal Policlinico Gemelli, che ha donato farmaci per il primo soccorso, necessari per un intervento iniziale a bordo delle ambulanze. Da un piccolo gesto dunque è nata una grande ondata di generosità verso un popolo in forte sofferenza. (benedetta capelli)