L’Angelus preparato dal Pontefice per la terza domenica di Quaresima

La pazienza di Dio

People gather by the statue of late Pope John Paul II, on the day Pope Francis is expected to make ...
24 marzo 2025

Il dolore per la ripresa di pesanti bombardamenti a Gaza


«La pazienza fiduciosa, ancorata all’amore di Dio che non viene meno, è davvero necessaria alla nostra vita, soprattutto per affrontare le situazioni più difficili e dolorose»: così Papa Francesco nel testo preparato per l’Angelus di ieri, 23 marzo, terza domenica di Quaresima, che ha voluto fosse diffuso a mezzogiorno, poco prima delle sue dimissioni dal Policlinico Gemelli dopo 38 giorni di ricovero. Dal Pontefice anche un rinnovato appello per la pace nei tanti Paesi schiacciati dai conflitti — in particolare nella Striscia di Gaza dove sono ripresi pesanti bombardamenti — e la soddisfazione per l’accordo raggiunto tra Armenia e Azerbaigian. Ecco la sua meditazione.

Cari fratelli e sorelle, buona domenica!

La parabola che troviamo nel Vangelo di oggi ci parla della pazienza di Dio, che ci sprona a fare della nostra vita un tempo di conversione. Gesù usa l’immagine di un fico sterile, che non ha portato i frutti sperati e che, tuttavia, il contadino non vuole tagliare: vuole concimarlo ancora per vedere «se porterà frutti per l’avvenire» (Lc 13, 9). Questo contadino paziente è il Signore, che lavora con premura il terreno della nostra vita e attende fiducioso il nostro ritorno a Lui.

In questo lungo tempo di ricovero, ho avuto modo di sperimentare la pazienza del Signore, che vedo anche riflessa nella premura instancabile dei medici e degli operatori sanitari, così come nelle attenzioni e nelle speranze dei familiari degli ammalati. Questa pazienza fiduciosa, ancorata all’amore di Dio che non viene meno, è davvero necessaria alla nostra vita, soprattutto per affrontare le situazioni più difficili e dolorose.

Mi ha addolorato la ripresa di pesanti bombardamenti israeliani sulla Striscia di Gaza, con tanti morti e feriti. Chiedo che tacciano subito le armi; e si abbia il coraggio di riprendere il dialogo, perché siano liberati tutti gli ostaggi e si arrivi a un cessate il fuoco definitivo. Nella Striscia la situazione umanitaria è di nuovo gravissima ed esige l’impegno urgente delle parti belligeranti e della comunità internazionale.

Sono lieto invece che l’Armenia e l’Azerbaigian abbiano concordato il testo definitivo dell’Accordo di pace. Auspico che esso sia firmato quanto prima e possa così contribuire a stabilire una pace duratura nel Caucaso meridionale.

Con tanta pazienza e perseveranza state continuando a pregare per me: vi ringrazio tanto! Anch’io prego per voi. E insieme imploriamo che si ponga fine alle guerre e si faccia pace, specialmente nella martoriata Ucraina, in Palestina, Israele, Libano, Myanmar, Sudan, Repubblica Democratica del Congo.

La Vergine Maria ci custodisca e continui ad accompagnarci nel cammino verso la Pasqua.