A Khartoum infuriano i combattimenti e l’Unicef denuncia l’aggravarsi
di una delle peggiori crisi umanitarie al mondo

Sudan
Sotto i colpi della guerra

TOPSHOT - Sudanese children walk next to bullet-riddled buildings in Khartoum's twin-city Omdurman ...
22 marzo 2025

Mentre lo sguardo del mondo è rivolto alle gravi guerre in Medio Oriente e in Ucraina, nella capitale sudanese Khartoum infuriano feroci combattimenti. Le scorse ore, dal punto di vista militare, hanno segnato una possibile svolta con l’esercito che ha riconquistato il palazzo presidenziale e altri edifici istituzionali occupati dalle Forze di supporto rapido (Rsf) quasi due anni fa. Ma dal punto di vista umanitario, una reale svolta appare ancora lontana.

A Khartoum, come nel resto del Sudan, la guerra che ha innescato una delle peggiori crisi umanitarie al mondo sembra persino aggravarsi. L’Unicef denuncia il saccheggio di forniture umanitarie vitali — destinate a salvare la vita di bambini malnutriti e a fornire assistenza sanitaria a madri e neonati — dall’ospedale Al Bashair di Jabal Awlia, alla periferia della capitale sudanese. Il saccheggio, che ha riguardato almeno 2.200 cartoni di alimenti terapeutici pronti per l’uso, ha messo a rischio la vita di oltre 2.000 bambini affetti da malnutrizione acuta. Un episodio molto grave, ancor più nell’attuale contesto segnato dal blocco degli aiuti umanitari a causa della guerra che imperversa lungo le principali rotte commerciali. Oltre 24,6 milioni di persone — più della metà della popolazione del Sudan — stanno affrontando pericolosi livelli di insicurezza alimentare. Il collasso dei servizi sanitari, la chiusura delle scuole per 17 milioni di bambini e i livelli record di sfollamento hanno creato un’emergenza senza precedenti.

Il Sudan è sempre più dilaniato dallo scontro di potere tra l’esercito del presidente Al-Buhran e le Rsf di Mohamed Hamdan Dagalo, un tempo alleati e co-protagonisti del colpo di Stato che nel 2019 aveva “detronizzato” dopo quasi 30 anni il dittatore Omar al-Bashir. Se l’esercito sta riconquistando terreno a Khartoum, nel resto del Paese, in particolare nel sud-ovest, la situazione è un’altra: le Rsf controllano territori molto più vasti del solo Darfur e Dagalo, autoproclamatosi capo delle regioni sotto il suo controllo, non ha alcuna intenzione di deporre le armi. (valerio palombaro)

Il servizio di Giada Aquilino