Il Giubileo aiuta Roma

di Luca Collodi
«Un abbraccio a Papa Francesco, siamo tutti felici di sapere che sta migliorando, gli siamo vicini, pensiamo e preghiamo per lui e aspettiamo di vederlo tornare nella sua opera straordinaria». È l’augurio del sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, intervistato dai media vaticani. Il sindaco di Roma Capitale ha fatto un primo bilancio sul Giubileo, sottolineando il valore spirituale dell’evento e la collaborazione tra comune, Santa Sede e governo italiano per rilanciare la città, le periferie, il patrimonio culturale e i servizi alla comunità,
Sindaco Gualtieri, per cominciare, lei vuol fare un augurio speciale…
Vorrei davvero mandare un saluto e un abbraccio a Papa Francesco. Sono e siamo tutti felici di leggere che sta migliorando. Gli siamo vicini in questo momento difficile, pensiamo a lui, preghiamo per lui, siamo davvero così attenti e aspettiamo di vederlo tornare dentro il Giubileo, nella Chiesa, nella sua opera straordinaria. I romani gli vogliono bene, molto bene, sono tutti vicini a lui.
Il Giubileo è un’occasione per guardare con attenzione anche al territorio, in questo caso l'area metropolitana di Roma. Quali sono le sue aspettative per questo cammino della comunità cristiana?
Abbiamo cercato di essere coerenti proprio con il messaggio di questo Giubileo che chiama la speranza, ma anche alla cura del creato, all'ambiente, alla qualità della vita delle persone. Abbiamo cercato di fare opere che al tempo stesso servissero naturalmente a rendere la città più accogliente ed efficiente per i pellegrini, ma anche a renderla più bella, più verde, più sostenibile e più inclusiva. Piazza Pia è un pò il simbolo di questo, nel senso che è un’opera anche pratica, molto utile, con un sottovia che snellisce il traffico e consente di realizzare una grande piazza multipla da 150 mila persone che da Piazza San Pietro arriva a Piazza Pia, ma al tempo stesso dà un messaggio di una città più verde, con più spazi pedonali, che fa valorizzare le sue straordinarie bellezze e offre dei luoghi d'incontro per le persone. Ma ci sono interventi sociali importanti. È stato molto bello per me visitare le tensostrutture che abbiamo realizzato dove persone senza fissa dimora sono non solo accolte in un luogo dignitoso, caldo, con aiuti sanitari e dove possono dormire, mangiare, stare, ma che sono anche aiutate a rimettersi in piedi e a ritrovare una speranza.
Spesso si dibatte sul rapporto tra istituzione laica e istituzione religiosa. Di fatto il Giubileo, cioè un evento religioso, ha una ricaduta positiva per tutta la vita di una comunità come quella romana...
Per la storia di Roma non è una novità. Tanti dei monumenti che abbiamo restaurato o che sono conosciuti e amati in tutto il mondo, sono stati realizzati in occasione di tanti Giubilei, ma per noi è importante questo rapporto, questo abbraccio. L’altro giorno ho voluto chiamare Piazza Pia proprio la piazza dell'abbraccio, un concetto che va oltre la conciliazione, una collaborazione e un affetto. E' un dare e ricevere reciproco tra Roma, l'Italia, la Chiesa, il Vaticano, di fronte a sfide così nuove, così potenti e così drammatiche del nostro tempo che penso debbano essere e possano essere affrontate meglio insieme. Anche per il fatto stesso che il Giubileo è un'occasione per la Chiesa di parlare al mondo e per la città di mettersi in cammino e di trasformarsi positivamente.
Cosa resta e come sta arrivando il Giubileo nelle periferie romane?
Abbiamo voluto che una grande parte degli interventi non fossero tradizionali e solo visibili, come intorno a Piazza San Pietro o alle Basiliche, come gli interventi di Piazza San Giovanni, di Piazza San Paolo, della stazione Termini, ma che fossero interventi più diffusi in tutti i quartieri, per cui abbiamo distribuito gli interventi con la riqualificazione dei sagrati delle chiese di periferia. Mi è piaciuto molto che monsignor Fisichella, Papa Francesco stesso, fossero d'accordo con questo. Sul fatto che, anche se nelle periferie non ci sono Basiliche, era giusto che il Giubileo arrivasse anche lì lasciando traccia degli interventi di riqualificazione.